Magazine Diario personale

Le scie chimiche e la rabbia di nostro signore.

Da Sopravvivereinindia @svivereinindia

Da un po’ di anni ho avuto la grande rivelazione di essere una di quelle femmine stereotipo, nel senso che ho tutti i difetti che i maschi credono che le femmine abbiano. Sono abbastanza irascibile, cambio spesso umore, non parlo, non espongo i miei problemi e lancio cose per aria, neanche a dirlo mi atteggio da grande regina. Le persone che mi conoscono lo sanno, mio marito non mi caga quando ho le “giornate no” e tutta sta premessa è per dire che l’ansia pre-partenza mi sta rendendo più irritabile di Marissa Cooper nella seconda stagione di O.C.

Ormai manca poco, fra una settimana starò preparando tante armi e tanti bagagli, è passata anche la mia adorata sagra di Fratte e io ho preferito non scrivere in questi giorni perché il mio umore passava da: “sei una donna forte” a “sei una povera fallita” in 0,5 secondi.

Il tempo, qua in Veneto, per allinearsi al meteo indiano è una merda, sembra di essere in piena crisi monsonica, ieri sera si erano anche allagate le strade giusto per farmi sentire a Pune… che non si sa mai, magari mi sono dimenticata che casa mia è in India e non a F.C.

Ieri sera si parlava del perché di questo tempo, io sostengo che sia una punizione divina, secondo me Gesù si è abbastanza incazzato ed ha deciso di punirci con un tempo che non si sa cosa vuole. Il mio interlocutore invece sosteneva che ci siano di mezzo le scie chimiche, gli alieni e i complotti internazionali, io gli ho dato dello stupido, lui ha detto che stupida ero io. A fine serata, però, lui ha sbagliato macchina e se non glielo dicevo io che la macchina che cercava di aprire non era la sua eravamo ancora là. Mi sa che Gesù si era arrabbiato per la sua miscredenza e ha voluto punirlo così!

In questi giorni sto cercando di rimettere su peso e di bere il più possibile, ovviamente sto cercando di ingrassare solo perché mia madre non mi dà pace e perché la mia magrezza mi impedisce di bere tutto quello che vorrei bere. Io per questa cosa ci soffro, perché in India non potrò bere tutto il vino e la birra che bevo qua, oltre al fatto che lì costa un capitale ed è quasi introvabile, in India non potrò mica andare in giro urlando e facendo la scema. In India, nella più grande democrazia del mondo, io mi devo dare un tono, come mi ha consigliato lo chef italiano! Mi vestirò da grande signora e cercherò di comportarmi da regina quale sono!

Per il resto qui procede come al solito, io continuo a stare con i miei bambini al centro estivo, PCLPLDCDNT continua a scrivermi dalla più grande democrazia del mondo e continuiamo a fare il countdown, lui con gioia ed io con un po’ meno di gioia!

Ma si dai, alla fine il ritorno in patria è bello anche perché ha una scadenza, altrimenti non sarebbe la stessa cosa, poi qui a casa posso fare un po’ la vittima solo perché ci resto per poco tempo. Diciamoci la verità, il Sultano non mi permetterebbe mai di mangiare certe schifezze se non fosse per il fatto che fra poco riparto e l’altra volta sono tornata più magra che mai… alla fine il regime salutista è stato accantonato solo momentaneamente. Le mie amiche non sopporterebbero le mie lagne ed imposizioni se fossi qui per un lungo periodo.

Io per non farmi mancare niente mi sono fatta il mio primo tatuaggio super visibile, l’ho fatto sulle mani, così gli indiani sapranno che io sono una gangsta e con me non si scherza!

E vabbè che, come dice Lucy, fra un po’ mi adatterò, tutto sarà meno difficile e tornare a Fratte, un giorno, non sarà una scelta obbligata, non sarà questione di vita o di morte (dello spirito e della pazienza) ma sarà una cosa sempre più rara e andrà bene così. Di sicuro, quando arriverò in India, in Italia il tempo inizierà ad essere bellissimo, splenderà il sole e farà un caldo bestia. Ma, care amiche, io credo che tutta sta sfiga un giorno si trasformerà in figaggine e fortuna, quindi tenetevi pronte perché tornerò più in forma che mai, con la sacra chiesa cattolica dalla mia parte, magari con l’amore degli indiani e delle scie chimiche, dei complotti internazionali, con scettro e corona… fresca di frigo con una fetta di limone!

E che dio ce la mandi buona.

 

P.s per chi negli ultimi tempi è stato sommerso dall’ondata monsonica ricordo che PCLPLDCDNT è “persona che lavora per la ditta colpevole del nostro trasferimento”.

 


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