Le scie di condensazione tradizionali consistono nel processo in cui i gas caldi che escono dagli aerei (vapore acqueo a altri gas dei combustibili) a contatto con l'atmosfera, si trasformano in piccoli cristalli di ghiaccio dando appunto il via ad una condensazione. La condensazione avviene con queste tre fondamentali condizioni ambientali:
- quote superiori agli 8000 metri;
- umidità relativa non inferiore al 70%;
- temperatura inferiore ai -40 °C.
Una normale scia di condensazione si disperderebbe infatti in modo più veloce e sarebbe meno consistente. Inoltre le scie di condensazione dovrebbero essere tutte uguali, possiamo invece vederne nei nostri cieli di varie forme (a trattini, a fusillo, a filamenti, scie che assumono forme pettinate o altre con aloni al loro interno). Queste, nel cielo, si dispongono a reticolato o a forma di x e possiamo anche vederle dove non ci sono rotte aeree.
Inoltre in alcuni giorni sono più presenti che in altri e spesso accade che le scie sono situate proprio a reticolato vicino a formazioni nuvolose. Altre volte si vedono delle scie circolari ed è molto strano che un aereo esegua movimenti circolari.
Il traffico aereo è uniforme ogni giorno, perché alcuni giorni ci sono più scie rispetto che ad altri? perché la forma delle scie cambia spesso in base al clima? perché questi aerei fanno scie diverse e così persistenti nel cielo? perché ci sono delle scie anche dove non viaggiano gli aerei?
Le scie chimiche immettono nell'atmosfera, a nostra insaputa sostanze tossiche al nostro organismo come alluminio, zolfo, titanato di bario, torio radioattivo, rame, selenio, manganese, quarzo, silicio e si parla addirittura di una nanotecnologia che ci entrerebbe sottopelle. Il clima subisce forti scompensi aumentando l'effetto serra e impedendo alla luce solare di passare, quindi portando a glaciazioni oppure a un grande surriscaldamento improvviso del pianeta.
Numerose sono le malattie e i disturbi provocati dalle sostanze, ne citiamo alcuni: la sindrome di Morgellons (dove minuscoli filamenti sintetici fuoriescono dal corpo), il Parkinson, Alzheimer, tumori, la sclerosi multipla, l'encefalomielite mialgia, prurito, eritemi, allergie, crampi, dolori muscolari, astenia, aritmie, disturbi della pressione arteriosa, ictus, iduzione della sintesi della melatonina, alterazioni delle popolazioni linfocitarie, aborti spontanei, tinniti, leucemie… Potrebbe quindi essere un complotto militare da usare come arma verso i nemici oppure un complotto per farci ammalare e quindi far girare meglio l'economia (purtroppo si sa, le nostre malattie sono fonte di grande guadagno).
I governi e la comunità scientifica negano logicamente tutto e sostengono che queste scie siano normali scie di condensazione che cambiano forma a seconda delle condizioni ambientali. Nel 1998 in Canada, precisamente nella cittadina di Espanola si verificò, nella popolazione, una forte ondata di sintomi influenzali con dolori alle giunture, perdita di memoria, letargia, perdita di memoria, disturbi respiratori. Nei giorni precedenti erano stati avvistate nei cieli numerose scie chimiche. Il governo non diede retta alle lamentele dei cittadini i quali prelevarono campioni dal terreno e analizzarono loro stessi la composizione chimica. I risultati infatti riportarono un dato interessante, nell'acqua era presente una quantità di alluminio venti volte superiore a quella normale.
Ci sono stati anche altri casi ma messi tutti a zittire dai governi. In Italia i sostenitori più attivi della teoria del complotto sono:
- Rosario Marcianò, diplomato geometra
- Antonio Marcianò, laureato in lettere e docente di latino in un liceo scientifico
- Corrado Penna, laureato in fisica, insegnante in una scuola superiore, autore dello scritto La scienza marcia
- Giorgio Pattera, biologo e giornalista, attivo nel campo della ricerca ufologica
Come al solito è inutile ripetere di aprire gli occhi e pensare e ancora pensare a quello che ci stanno facendo a nostra insaputa... beh, adesso anche voi lo sapete.
Guaradate le foto sul sito sciechimiche.org.
Antonella - http://www.italiaparallela.it