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Le scosse continuano e nei capannoni si lavora

Creato il 12 giugno 2012 da Cassintegrati @cassintegrati

Questo video è la versione originale della video inchiesta ‘Il filo conduttore‘ pubblicata su L’Espresso assieme al pezzo ‘Perché sono morti gli operai‘, del 30 maggio 2012.

Siamo andati sui luoghi dove sono crollati i capannoni, e dove ad oggi sono morte 17 persone. In queste settimane abbiamo letto di operai costretti a lavorare nei capannoni che crollano, altri obbligati a firmare liberatorie. Per noi il problema di fondo rimane la legge che non obbliga costruttori ed aziende a mettere a norma antisismica i capannoni costruiti prima del 2005. La maggior parte dei capannoni industriali in Emilia Romagna è a rischio – come abbiamo raccontato per primi – perché costruiti a travi in appoggio, ma sono dichiarati agibili. Se ci sarà un terzo sisma, ci saranno altri operai morti. Il presidente Napolitano ha affermato che il Quirinale vigilerà in prima persona sulla ricostruzione. Nel frattempo le scosse continuano.

20 Maggio – Quattro gli operai morti sotto i crolli nel ferrarese: Leonardo Ansaloni e Nicola Cavicchi alla Ceramica Sant’Agostino, Tarik Nauch all’Ursa di Bondeno, Gerardo Cesaro alla Tecopress.

29 Maggio – Undici gli operai schiacciati dai crolli nel modenese, più un titolare e un ingegnere: alla Meta di San felice sul Panaro sono morti Mohamed Arzag e Kumar Pawan assieme all’ingegnere Gianni Bignardi, che faceva i controlli. La Bbg di San Giacomo, morti Vincenzo Grilli e Eddi Borghi più il titolare Enea Grilli. Sempre a Mirandola è crollata la biomedica Aries, dove sono deceduti Vincenzo Iacono e Mario Mantovani, mentre nel crollo del Mobilificio Malavasi di Cavezzo è morta una donna. Alla Haemetronics di Medolla, è morto un operaio e altri due risultano ancora dispersi. Roberto Righi, della Cgil di Medolla, ci segnala una morte in più: un operaio sarebbe morto sotto il crollo dell’azienda chimica Sherill Williams.

di Michele Azzu | @micheleazzu
(11 giugno 2012)

Le scosse continuano e nei capannoni si lavora


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