A ciò si aggiunga che con la crisi economica le cose sono anche peggiorate. Dal 2011 al 2012, infatti, l’investimento per ciascun edificio è sceso di ben 13 mila euro, passando da 43 e 30 mila euro. Nel nord Italia la media degli investimenti per la manutenzione straordinaria è quasi il triplo di quella del sud, malgrado vi sia una maggiore necessità di interventi nel meridione legata anche alla fragilità del territorio, al rischio idrogeologico, sismico e vulcanico. Abruzzo, Sicilia e Lombardia hanno fatto registrare un forte calo degli investimenti nonostante vi sia un’esigenza di manutenzione straordinaria rispettivamente nel 94%, 57% e 49% degli edifici.
In questo quadro drammatico poche buone notizie. La prima è che è stata sensibilmente migliorata l’accessibilità ai disabili negli edifici: oltre l’82% degli edifici ha i requisiti di legge, il 16,4 % ha realizzato interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Novità positive anche per quanto riguarda l’efficienza energetica. Dal 2008 al 2013 le scuole che sfruttano fonti di energia rinnovabile sono passate dal 6,3% al 13,5%. L’80% degli edifici ha installato impianti solari fotovoltaici, il 25% ha impianti solari termici, l’1,6% impianti di geotermia e/o pompe di calore e lo 0,4% ha impianti a biomassa.
Fonte: fanpage.it