Le seducenti Berlusconi News

Stasera c'è Servizio Pubblico, tra gli ospiti sarà presente Sallusti (il direttore de Il Giornale e compagno di non-vita dell'onorevole Santanchè) e la puntata sarà incentrata su Berlusconi.
Probabilmente la guarderò, e mi sentirò in colpa per averlo fatto.
Oggi, vista l'ennesima teatralissima minchiata portata in scena dal Parlamento Italiano ieri, i giornali hanno praticamente tutti la facciazza (una volta tanto pseudo-sconfitta) di Berlusconi in prima pagina.
Il tutto mentre una larga, vastissima fetta di paese urla "Basta con Berlusconi, non se ne può più! Parlate dei problemi urgenti e veri del paese, l'Italia ha altre priorità!".
E quella fetta c'ha ragione. Da vendere.
E lo dice uno che in quella fetta, suo malgrado, non entrerà mai. 
Io m'interesso di politica italiana da circa na decina d'anni: sopratutto a livello storico, che trovo fondamentale per comprendere il contemporaneo.
Verrebbe quindi naturale dire che, se uno s'interessa dell'argomento, Berlusconi è inevitabile, non è possibile non considerarlo (remember Veltroni), ed è in qualche misura certamente vero, ma non basta a giustificare l'acceso interesse generato dalle peripezie di questo piazzista prestato all'imprenditoria e rotolato in politica
Mi confesso: " l'antiberlusconismo " , in qualche modo, è stato (ed è) per me quello che per molti sono il calcio o la religione: 
Un fenomeno di distrazione spaventoso, oppio purissimo, anche perché tagliato dal fatto che si tratta di un prodotto direttamente inserito in quegli argomenti da cui distrae, la fantomatica Cosa Pubblica (e si, quelle b sono due, non è un errore)
Non parlo certo d'accanimento, d'interesse particolare nei confronti delle sue vicende personali o giudiziarie...l'antiberlusconismo propriamente detto, insomma.

No no, questo viene tutto assieme al pacchetto ma, solo in un secondo piano: il mio antiberlusconismo è anzitutto una curiosità sociale, analitica.
Io voglio capire come funziona Berlusconi, e con Berlusconi non intendo solo l'individuo Silvio: parlo anche della sua coalizione, dei suoi falchi, colombe, traditori e sopratutto dei suoi elettori
Ci sono i soldi, le televisioni, i giornali, il controllo di stampo piduista dell'informazione e un culto della personalità spropositato....ma c'è qualcosa di più: un verme consumistico inconscio, una realtà figlia della Milano da bere degli anni '80-'90, degli yuppie da cinepanettone, dello spasso fine a se stesso ma pur sempre Democristianamente corretto
Si, qui in mezzo c'è anche Matteo Renzi, insomma (e quindi il probabile futuro della classe dirigente)
Forse la curiosità morbosa e spasmodica che mi porta ad ascoltare ogni discorso, comizio e panzana escano dalla bocca di quell'ometto di stanza ad Arcore sta tutta in questo semplice aspetto sociologico: "capendo Berlusconi, posso capire il grosso della realtà Italiana degli ultimi vent'anni"
Lo so, non ci credo del tutto nemmeno io.
E so anche che i problemi di cui parlare, interessarsi, sono altri.
Ma del resto forse, anche questo è berlusconismo