A circa 15 chilometri da Parigi, nella cittadina di Gonesse, gli archeologi si sono interessati alla locale chiesa, intitolata ai santi Pietro e Paolo. Si tratta di una basilica costruita tra il XII ed il XIII secolo sul sito di una più antica costruzione romanica, e poi rimaneggiata nel XV secolo. Le indagini sono state avviate in concomitanza con il progetto di rifacimento dell'impianto di riscaldamento dell'edificio religioso, passante sotto il pavimento della chiesa.
Proprio questi lavori hanno rivelato come fosse comune, all'epoca, seppellire all'interno delle chiese e dei luoghi sacri. Aggirando i divieti emanati a più riprese dalla Chiesa, gli spazi sotterranei della chiesa dei santi Pietro e Paolo sono un vero cimitero: le indagini hanno sinora riportato alla luce 79 tombe risalenti ad un periodo compreso tra il VI e il XV secolo, dall'epoca dei sovrani Merovingi fino ai Valois.
Le tombe sono distribuite su cinque livelli e presentano modalità di sepoltura diverse tra loro: in cassa di legno, in sarcofago, nella nuda terra. L'elemento comune a tutte è la povertà dei corredi funebri. Le salme sono variamente conservate ed in alcuni casi è stato possibile rintracciare anche qualche lacerto di tessuto, soprattutto nelle sepolture del XIII e XIV secolo.