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LE SORELLE FATALI - di Eleanor Brown

Creato il 11 gennaio 2013 da Ilibri

LE SORELLE FATALI - di Eleanor Brown LE SORELLE FATALI - di Eleanor Brown

Titolo: Le sorelle fatali
Autore: Eleanor Brown
Editore: Beat
Anno: 2012
Traduzione: Lucia Olivieri

Le sorelle fatali.

Intrappolate in auto con mio padre al volante, siamo state più volte costrette ad ascoltare lunghe cronistorie del termine che, in Macbeth, viene usato per fare riferimento alle tre streghe, nonché reiterati elenchi delle fonti scozzesi e antico-nordiche utilizzate da Shakespeare nel creare il succitato capolavoro. Amenità che vi risparmiamo.

 

Ma vale la pena di sottolineare, soprattutto ora che l’aggettivo “fatale”non è più legato al suo prodigioso senso originale e ha perso il suo alone di soprannaturale mistero, che Shakespeare non aveva alcuna intenzione di dire che le tre streghe erano dotate di irresistibile fascino e forza di seduzione.

 

Era un termine che rimandava al fato, al destino (…). La nostra nascita, la nostra infanzia insieme, la somma di noi tre rappresenta il nostro destino”.

 

Rose, Bean e Cordy sono le sorelle Andreas, figlie di un professore di letteratura inglese ossessionato da Shakespeare. Tre protagoniste le cui storie semplici, eppure affascinanti, si intrecciano nuovamente a Barnwell, dove ciascuna di loro fa ritorno per assistere la madre gravemente ammalata.

 

La bellezza del libro sta proprio nella descrizione delle ragazze, nel rapporto spesso conflittuale che vivono e nell’affetto che si dimostrano superando le reciproche diversità.

 

Cordy è una che prende la vita come viene; al contrario, a Rose piace che le cose vadano secondo l’immagine che coltiva nella propria mente. E a Bean? Be’ dipende, non c’è mai nulla di definitivo per Bean”.

 

Rose è l’unica a non essersi mai seriamente allontanata dalla rassicurante casa dei genitori: Bean infatti si è trasferita a New York e Cordy ha viaggiato in lungo e in largo senza una meta precisa. Così, ora che le sorelle sono tornate a Barnwell in cerca di un rifugio tranquillo dove potersi leccare in pace le ferite, Rose si sente quasi spodestata, derubata del suo ruolo di figlia premurosa e presente.

 

Dal suo canto, Cordy non ha mai avuto tanto bisogno di aiuto, sostegno e protezione, e Bean, forse per la prima volta, al di là dell’apparenza spavalda, comincia a dubitare del proprio fascino.

 

Il romanzo di esordio di Eleanor Brown è profondamente umano e intriso di tenerezza. Ho trovato molto particolare la scelta di affidare la voce narrante ora alle tre sorelle insieme ora a due di loro soltanto, rispecchiando le alleanze del caso o rispettando il ruolo primario della protagonista di turno.

 

Il finale purtroppo è stucchevole e piuttosto banale, ma il libro resta godibile.

 

Il giorno della nascita di Cordy, Rose si alleò con Bean: due contro una. E quando Bean si ribellò, rifiutandosi di partecipare ai giochi proposti da Rose, lei scoprì di potersi coalizzare con Cordy, che accettò docilmente il ruolo di gregaria. Due contro una.

 

Finché Rose non se ne andò di casa e fummo di nuovo divise, una contro l’altra.

 

E poi, una notte d’estate, Bean e Cordy uscirono dalla finestra della propria camera per arrampicarsi tra i rami delle imponenti querce in giardino, e ancora una volta si tornò due contro una.

 

E adesso eccoci di nuovo separate, gelide, bene attente a non avvicinarci troppo, a mantenere una cauta distanza di sicurezza. Per quale motivo? Per autodifesa, forse?”.

 


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