Le sorgenti del Sile e l'oasi di Cervara

Creato il 28 marzo 2015 da Pizzo76
Visitare le sorgenti del Sile significa immergersi in un angolo di natura ancora incontaminata nel cuore della pianura veneta, a soli pochi chilometri di distanza da Treviso.Il fiume Sile è un fiume per molti aspetti singolare: nasce da una fascia di risorgive al limite di una pianura di origine alluvionale e, dopo un percorso di circa 96 km, sfocia a nord-est vicino a Jesolo. Da pochi anni è stato istituito il parco naturale regionale del Sile, un territorio molto importante dal punto di vista ambientale, che cerca di proteggere e preservare il corso del maggiore fiume italiano di risorgiva. La zona delle sorgenti è caratterizzata da aree parzialmente occupate da paludi e zone umide di particolare importanza ambientale. Una zona che si può visitare tutto l’anno; tuttavia, essendo un’area tendenzialmente umida, è meglio evitare le giornate piovose o nebbiose.Parcheggiamo la macchina nel parcheggio in zona Gran Bosco dei Fontanassi. Le segnalazioni per arrivare qui non sono molto buone: da Casacorba seguiamo i cartelli per le sorgenti del Sile e continuiamo sempre dritto tenendoci sulla destra il parcheggio di Porta dell'Acqua (inutile parcheggiare qui, sarebbe troppa strada da fare a piedi), e dopo qualche centinaio di metri, prendiamo una strada sulla sinistra che conduce all'ingresso del bosco e dove lasciamo la macchina.

le sorgenti del Sile


mappa della zona

L’itinerario è costituito da un percorso circolare, compreso tra il Sile e due corsi d’acqua di minore entità, ma è difficile seguire un percorso prestabilito: le segnalazioni sono pochissime e dopo un tratto attrezzato con passarelle bisogna continuare seguendo il proprio istinto.Subito all’inizio del tratto boscato inizia la zona delle risorgive che danno origine al Sile; attraverso un pioppeto si arriva ad una serie di acquitrini e polle, che è in parte possibile esplorare.Siamo nel regno dei “Fontanassi”, l’area della pianura veneta dove l’acqua fuoriesce spontaneamente dal terreno in polle di acqua limpidissima dopo essere scesa dalla montagna seguendo la pendenza naturale del terreno.

Le risorgive o fontanassi

polle d'acqua di risorgiva

Il sentiero esce poi dal bosco e costeggia un canale di gronda e campi coltivati; poco più avanti si può osservare la grande quercia, isolata in mezzo alla campagna, che rappresenta il simbolo di quelli che, un tempo, dovevano essere i boschi della pianura veneta.

la grande quercia

Con un poco di pazienza e di silenzio, addentrandosi tra gli alberi, è possibile vedere molti uccelli che qui nidificano. Questo è il regno delle cornacchie grigie e delle gazze; è possibile però incontrare anche qualche fagiano.Il sentiero piega poi a destra con un angolo quasi retto: qui osserviamo ancora la presenza di polle e di risorgive nel mezzo della macchia boschiva.

il Sile all'inizio del suo corso

Ritorniamo al parcheggio e partiamo in auto seguendo il corso del fiume Sile fino a raggiungere la località di Cervara vicino a Quinto di Treviso. Qui è presente una piccola riserva naturale di 25 ettari proprio nel cuore del parco naturale regionale del fiume Sile.L’oasi di Cervaraè importante soprattutto per la presenza dell’ultima grande palude del fiume Sile, ma anche per l’ambiente naturale, costituito da boschi e cannetti rifugio di numerose specie animali. Si viene soprattutto per ammirare e scoprire la natura: una zona ancora paludosa rimasta lontana dall’intervento dell’uomo e che dà l’idea di come fosse il corso del fiume in tempi antichi.

ingresso all'oasi di Cervara

Paghiamo l’ingresso e iniziamo a visitare a piedi questa oasi di verde attraverso un sentiero che ci conduce all’antico molino, le cui prime notizie risalgono all’anno 1325, quando vennero acquistati 91 campi con annessi rustici e una ruota da mulino. Nel corso dei secoli le funzioni del mulino cambiarono varie volte in base alle esigenze del lavoro, rimanendo comunque sempre produttivo fino al 1965 quando venne abbandonato. Grazie ad un accurato lavoro di restauro sono state ricostruite le due ruote di legno e messi in funzione i congegni necessari allo sfruttamento della forza idraulica.
 

antico molino

Poco oltre il Mulino, visitiamo l’antico Casone, costruzione di legno e canniccio di pescatori e contadini tipica delle valli da pesca e delle zone umide del Veneto. Grazie alle testimonianze di alcuni dipinti e mappe del passato questi casoni appaiono sempre lungo le rive dei fiumi, a testimonianza di quanta importanza avessero un tempo i fiumi come vie di comunicazione.

l'antico casone


sentieri all'interno dell'oasi di Cervara

 Durante la nostra passeggiata troviamo diverse postazioni per ammirare, con un po’ di pazienza, la fauna selvatica che vive protetta nell’oasi. La parte del leone la fa il Martin Pescatore, simbolo dell’oasi di Cervara, ma che purtroppo oggi non riusciamo ad avvistare.Vediamo invece le cicogne che vivono allevate nella grande voliera (importante progetto per aiutare il ritorno della cicogna in Veneto), e dove si può assistere al loro pranzo, ottima occasione per imparare qualcosa di più su come vivono questi animali e sul progetto che sta cercando di aiutare il loro ritorno nelle nostre campagne.

la voliera delle cicogne

Il sentiero passa poi attraverso la zona dei Fontanassi, risorgive simili a quelle che abbiamo visitato poche ore prima alle sorgenti del Sile, e che mantengono in vita la palude dell’oasi, finendo così al mulino con una romantica vista sul fiume Sile.

il Sile all'interno dell'oasi di Cervara



direzione Treviso

Questo è solo l’inizio del parco naturale del fiume Sile, un primo assaggio delle bellezze naturali che si possono scoprire lungo il corso di questo fiume, meta ideale di escursioni tra acqua e storia.
Vedi anche: My Veneto

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