Le spiagge della maremma: da cala violina a marina di alberese

 

di Francesco Gori

Le spiagge della Maremma sono solo una parte delle straordinarie attrattive turistiche di un territorio ricco di storia e bellezza, che comprende due regioni, Toscana e Lazio. Un ambiente naturale vastissimo, nel quale si distinguono la Maremma Livornese, quella Grossetana e quella Laziale. Anche se nel linguaggio comune, quando si parla di Maremma, è la zona di Grosseto quella a cui viene associata.

La costa offre chilometri di sabbia, con lidi adatti a tutti i gusti: dalle calette isolate e raggiungibili solo via mare, a centri più conosciuti e adatti alle famiglie, a vere e proprie oasi naturalistiche. Vediamo quali sono le spiagge più belle, prendendo in considerazione il tratto di costa che va da Piombino ad Alberese.

PARCO DELLA STERPAIA

Tra Piombino, ben visibile con le alte torri delle acciaierie, e il Golfo di Follonica, il Parco costiero della Sterpaia è la perfetta somma di bellezza e facile accessibilità. Arrivarci, con l’auto o la bicicletta, è semplice: lungo la strada principale che collega Piombino a Riotorto, poco prima del campeggio in zona, si svolta a destra seguendo le indicazioni. Poche centinaia di metri ed ecco un comodo (quanto costoso, unico neo) parcheggio. Quindi si accede alla spiaggia attraversando il parco – area naturale protetta -, tra querce secolari e una vegetazione arida: dune di sabbia fine e bianca (a differenza di Baratti o San Vincenzo), e il mare pulito che digrada dolcemente. Qui il vento allevia spesso dalla calura estiva, mentre dietro l’ombra è garantita dalle tante pinete. Altro vantaggio è lo spazio: anche nei periodi di maggior afflusso turistico, l’ampio litorale e i tanti ettari intorno garantiscono uno spazio vitale in un panorama unico.

CARBONIFERA E TORRE MOZZA 

Nei pressi di Follonica e dopo Prato Ranieri (adatto a  chi cerca strutture turistiche di ottimo livello affacciate sul mare), Carbonifera e Torre Mozza sono le località più conosciute e dense di bagnanti. Carbonifera prende il nome dal casello idraulico costruito verso il 1870 per la bonifica della zona, ben visibile dall’accesso alla spiaggia (alla quale si può arrivare anche attraversando la pineta). Sabbia bianca, mare di discreta qualità, e un bar con tutte le comodità a portata di pochi passi. La vista di Torre Mozza, sulla sinistra, e il verde alle spalle, garantiscono un ambiente accogliente. A circa 30 metri dalla riva c’è poi una scogliera che è quel che rimane della vecchia Aurelia di epoca romana.

Torre Mozza si chiama così per la caratteristica “torre mozzata”, di origini del 1500 circa, quando era punto di avvistamento e difesa dagli attacchi dei pirati, all’interno della quale c’è adesso una piccola quanto deliziosa struttura turistica, con bar e ristorantino sul mare. La spiaggia è il proseguimento di Carbonifera, ma è più piccola e stretta.

Superato il Golfo di Follonica, che offre sì strisce di spiaggia libera o a pagamento, ma di qualità più bassa, proseguiamo sulla strada in direzione Punta Ala e Castiglione della Pescaia. Un tratto ricco di cale indimenticabili.

CALA VIOLINA E CALA MARTINA

Cala Violina – borgosantachiara.com

La perla indiscussa della zona. La più conosciuta e segnalata, ma anche la più impervia da raggiungere. Sulla strada delle Collacchie, tra Follonica e Punta Ala, seguito il bivio indicato sulla destra e percorso lo sterrato che porta al parcheggio, arrivare a Cala Violina necessita una mezz’ora di cammino (circa 2 km), a tratti anche impegnativo. Fatica barattata dalla bellezza della caletta, nel cuore della Riserva Naturale delle Bandite di Scarlino: una grande piscina di acqua cristallina e fondali da maschera, di sabbia di candore, un luogo paradisiaco che l’afflusso continuo di tanti turisti non riesce a scalfire. Il nome è dovuto proprio alla particolarità della sabbia fine che, a contatto coi piedi nudi e soprattutto in primavera, produce una sorta di suono di violino. C’è anche un’altra strada per raggiungere quella che è una delle spiagge più belle d’Italia: dalla località Puntone, svoltare a destra dopo il semaforo in direzione del porto, vicino al ristorante della zona si può parcheggiare e imboccare il sentiero che parte dalla sbarra. 4 km per un’ora di cammino (si può proseguire anche in bicicletta). Da qui, il bivio per l’altrettanto bella Cala Martina appare dopo 2 km, segnato da un monumento in onore di Garibaldi, che nel 1849 partì da questa caletta per sfuggire alle guardie pontificie.

CALA CIVETTE

Cala Civette è una perla nascosta. È infatti necessario un piccolo guado per accedervi. Sulla strada per Punta Ala, si gira a destra per il camping Baia Verde e si procede fino in fondo ad un grande prato, un parcheggio gratuito. Da qui si attraversa il ponte e si prosegue in un sentiero che segue l’argine del fosso fino al livello del mare, dove si guada, stando attenti alle rocce scivolose che non rendono agevole il percorso. Pochi minuti e si arriva alla bellissima spiaggia. Un piccolo sacrificio che vale il prezzo di una giornata in una baia semideserta, nella quale il contatto con la natura è ancor più assicurato.

CASETTA CIVININI

Casetta Civinini è proprio nei pressi Punta Ala (bivio a destra sulla Strada delle Collacchie). La spiaggia è ampia, contornata dalla pineta, con il promontorio di Punta Ala ben visibile. Tranquilla e spaziosa, unico neo sono i depositi di Posidonia che, seppur simbolo di territorio selvaggio, deturpano occhio e riva. Ampi parcheggi a pagamento poco distanti.

ROCCHETTE

Proseguendo in direzione Castiglione della Pescaia, pochi chilometri prima della località balneare – tra le più conosciute e vivaci della zona e con una qualità dell’acqua da far invidia (quasi sempre bandiera blu)-, eccoci alle Rocchette. Parcheggiato il nostro mezzo sulla strada o nei tanti spazi, ci si immette nel sentiero che apre all’eccezionale spiaggia: pulita e con sabbia fine, con rocce arenarie ricche di ferro depositato col tipico colore rossastro, dispone di zona libera o stabilimenti balneari, in un panorama spettacolare. Non mancano i consueti pini e la vista spazia tra Isola d’Elba e i promontori della zona, con una nota per l’omonimo Castello delle Rocchette.

Belle e mai banali anche le spiagge intorno a Marina di Grosseto e a Principina, ma proseguiamo fino ad Alberese, a due passi dall’Argentario.

MARINA DI ALBERESE

Ultima di questa lunga carrellata, ma non certo in ordine di bellezza, la zona di Marina di Alberese. Da Alberese si seguono le indicazioni, fino ad una lunga strada che ci offre come prima vista cavalli e mucche al pascolo dei tanti agriturismi presenti. Si arriva quindi ad una sbarra con semaforo, introdotti da non molto per limitare il numero di accesso dei turisti, e se libera proseguiamo fino in fondo (pagheremo l’ahimè l’oneroso parcheggio al ritorno). Dove ci renderemo presto conto che Marina di Alberese è natura messa a disposizione dell’uomo, che può così godere di un parco straordinario: siamo infatti nel cuore del Parco naturale della Maremma, anche conosciuto come Parco dell’Uccellina per i monti omonimi, che offre un’infinita varietà di vegetazione e fauna.

Volpi a Marina di Alberese

Caratteristiche del luogo sono le tante volpi (non mancano anche i cinghiali) che, ormai abituate ai turisti, si avvicinano in cerca di cibo. La spiaggia è bellissima, di sabbia fine e dorata, lambita da una pineta, e percorribile per molti chilometri fino a punti deserti, nei quali è il silenzio a farla da padrone. Lungo la nostra bella passeggiata, non mancheranno di stupirci gli innumerevoli tronchi presenti, trasportati dall’Ombrone, e spesso utilizzati dai bagnanti per costruire casupole che ben riparano dal sole che batte. E dal vento che spesso spira forte. Un ambiente selvaggio e incontaminato, come pochi.

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