Le squadre di Milano, fra calciomercato ed esigenze di bilancio

Creato il 18 luglio 2013 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Dopo aver analizzato la “potenza di fuoco” di Juventus e Napoli, proviamo a fare lo stesso con Inter e Milan. I due club meneghini vivono una situazione differente: se sulla sponda nerazzurra si sta cercando di gettare le basi per un progetto solido dalla durata pluriennale, su quella rossonera si sta lavorando per cercare di dare seguito a quanto di buono mostrato da fine 2012.

La situazione dell’Inter

La squadra del presidente Moratti non vive sicuramente un buon periodo, stante il pessimo piazzamento al termine della stagione 2012/13 e le ricorrenti perdite d’esercizio. Trascurando il potenziale investimento da parte di Thohir, figlio del magnate indonesiano con un patrimonio stimato di 20 miliardi di Euro, l’Inter si trova a dover fare i conti con un sempre minore volume d’affari, a causa della mancata qualificazione alle competizioni internazionali, e con un sempre elevato monte ingaggi, figlio del triplete del 2010.

A nostro avviso la dirigenza nerazzurra dovrebbe lavorare principalmente su quest’ultimo aspetto, valutando se non sia opportuno cercare di spalmare gli ingaggi dei vari Cambiasso e Milito, e di valutare i rinnovi di Samuel e Zanetti, ferma restando le certe partenze di Stankovic e Cassano, oltre  al mancato di rinnovo di Gargano. I punti fermi della squadra su cui si dovrebbe puntare sono quattro: Handanovic, Ranocchia, Kovacic e Guarin, oltre ai neo acquisti Campagnaro, Laxalt, Icardi, Belfodil e l’infortunato Botta.

Una spalmatura dei contratti di Cambiasso (8 milioni) e Milito (9), a cui aggiungere i rinnovi di Samuel (4,6 nel 2012/13) e Zanetti (4 milioni) a cifre più contenute, permetterebbero di liberare un tesoretto da poter riutilizzare per fornire a Mazzarri il tanto agognato esterno destro, il cui identikit corrisponde a Isla, in comproprietà tra Juventus e Udinese, senza pregiudicare ulteriormente i conti del club. Ipotizzando la spalmatura dell’attuale ingaggio dei sopracitati giocatori su due anni e avuta conferma della rescissione del contratto di Stankovic, il mancato rinnovo di Gargano e l’avvenuta partenza di Cassano direzione Parma, l’Inter realizzerebbe un risparmio di oltre 27,5 milioni, a cui aggiungere anche i minori ammortamenti per circa 6,5 milioni.

L’arrivo di Isla per circa 6 milioni (per la metà del cartellino di proprietà del club campione d'Italia), impatterebbe sul Conto Economico del 2013/14 per circa 6 milioni (3 milioni di ammortamento, ipotizzando un contratto quadriennale, e 3 milioni lordi a stagione per il contratto). Ormai certo il riscatto di Silvestre, per 6 milioni, salvo poi valutare l’inserimento del giocatore in qualche trattativa di mercato. Per questo non ipotizziamo un suo impatto in Conto Economico (e non consideriamo più il suo stipendio, presente invece nella stagione 2012/13).

 

Circola insistentemente anche la notizia di una richiesta di Mazzarri di un centrocampista centrale (Naingollan su tutti), ideale per il suo 3-5-2. Per il suo acquisto, tuttavia, l’Inter sarà costretta a monetizzare: gli indiziati in tal senso sembrano essere Jonathan e Obi, per i quali sarebbe possibile realizzare plusvalenze anche cedendoli a valori contenuti. Ipotizzando una cessione del primo per 4,5 milioni e di 5 milioni per il secondo, la plusvalenza sarebbe quasi di 5 milioni, a cui bisogna aggiungere i minori ammortamenti, di poco più di due milioni l’anno, e i minori ingaggi di entrambi, per circa 3 milioni, con un effetto positivo complessivo di 10 milioni. Le cessioni dei giovani Caldirola e Donati, per complessivi 5 milioni (che verranno tutti iscritti come plusvalenze, essendo i ragazzi prodotti del vivaio nerazzurro), rappresentano un ulteriore tassello per la politica di calciomercato interista, portando l'effetto positivo a 15 milioni. A nostro avviso sarebbe stato possibile monetizzare di più dai due ragazzi messisi in mostra nel corso dell'Europeo U21, entrambi per un valore vicino ai 5 milioni di euro. Un centrocampista da circa 15 milioni verrebbe a impattare per circa 8 milioni complessivi sui costi (ipotizzando un quadriennale e 3 milioni lordi a stagione).

Dopo il centrocampista la rosa è stata completata con l’arrivo di una punta, Belfodil , visti i lunghi tempi di recupero di Milito. Il parco attaccanti della squadra nerazzurra risulterà così ben coperto da giocatori del calibro di Palacio, Belfodil e lo stesso Alvarez, oltre al giovane Icardi, arrivato in comproprietà per circa 6 milioni (e 1 netto circa di ingaggio. In tale contesto andranno considerati 2 milioni lordi d’ingaggio e l’ammortamento annuale di oltre 2 milioni.

Considerando poi che Mazzarri difficilmente gestisce una rosa con più di 25 elementi (noi ne consideriamo 26), il mercato nerazzurro risulta essere “bloccato”, per cui la rosa futura potrebbe essere:

Portieri: Handanovic; Castellazzi; Belec

Difensori: Ranocchia; Samuel; Juan Jesus; Pereira; Nagatomo; Isla; Zanetti; Chivu; Campagnaro; Andreolli

Centrocampisti: Cambiasso; Kovacic; Kuzmanovic; Mudingayi; Guarin; Laxalt; Botta; Naingollan

Attaccanti: Belfodil; Milito; Icardi; Alvarez; Palacio

A livello finanziario non vi sono grossi problemi, in quanto una parte degli acquisti verrebbe finanziata dalle cessioni sopra esposte; dal punto di vista economico, invece, si realizzerebbe un risparmio di ingaggi di 16,6 milioni, delle plusvalenze per circa 8,5 milioni e maggiori ammortamenti per 0,6 milioni di Euro. L’effetto finale sarebbe di un miglioramento del risultato ante imposte di 24,5 milioni di Euro. Nonostante ciò, tuttavia, l’Inter si troverà ancora a fronteggiare una perdita superiore a quanto previsto dal FFP: la perdita dell’esercizio, di 55 milioni circa,, per via dei minori ricavi dalla ripartizione dei diritti UEFA, sarebbe inferiore rispetto ai 75 circa della stagione 2012/13 da  noi precedentemente stimata (inserire link nostro articolo), ma l’aggregata supererebbe i 125 milioni, ben distanti dai 45 milioni previsti dalla nuova regolamentazione europea. Sicuramente lo spazio di manovra ci sarebbe a gennaio, quando la dirigenza nerazzurra potrebbe riuscire a piazzare alcuni giocatori in esubero, cercando di ridurre ulteriormente le perdite, magari cedendo qualche prezzo pregiato (Ranocchia su tutti) e/o liberandosi di ingaggi onerosi (come e Chivu).

Proviamo ora a ipotizzare un contesto in cui l’Inter cerchi efficacemente di ripianare ulteriormente una parte delle perdite e, al contempo, di rinforzare la squadra per restituire competitività alla rosa di Mazzarri. La partenza di Ranocchia aiuterebbe in tal senso, ferma restando l’assoluta incedibilità dichiarata di Guarin, per il quale l’allenatore toscano pare stia preparando un ruolo alla Hamsik (liberandolo parzialmente dalla fase difensiva che il colombiano ha dimostrato di non apprezzare particolarmente), per esser poi rimpiazzato da Dragovic, centrale del Basilea, per 8 milioni di Euro e un ingaggio da 2,5 milioni di Euro lordi.

La partenza di Ranocchia per una cifra vicina ai 16 milioni permetterebbe di registrare plusvalenze per circa 10 milioni, oltre a minori ammortamenti per oltre 2,6 milioni di Euro. Se aggiungessimo anche la partenza di Chivu, il cui contratto pesa per 5 milioni di Euro, e quella di Schelotto, il beneficio complessivo sugli ingaggi sarebbe di circa 9,6 milioni (Ranocchia compreso), con minori ammortamenti per 5,25 milioni e la plusvalenza di Ranocchia per oltre 10 milioni.

In questo caso il beneficio aggregato sarebbe di ben 45 milioni di euro, portando la perdita aggregata a circa 35 milioni (grazie anche a una serie di tagli agli altri costi, a parziale compensazione delle minori plusvalenze rispetto alla stagione precedente), in linea con il FFP a livello annuale, ma non a livello aggregato. I segnali di miglioramento delle finanze nerazzurre sarebbero tuttavia tangibili e potrebbero migliorare ulteriormente la stagione successiva quando, forte di un Bardi con un anno in più di esperienza (in serie A, probabilmente alla corte del Livorno), potrebbe cedere Handanovic e registrare una grossa plusvalenza, che permetterebbe al club meneghino di allinearsi completamente al FFP.

La diversa strategia del Milan

Per quanto riguarda il Milan, la situazione appare più rosea, grazie all’ingente campagna di rinnovamento iniziata lo scorso anno e proseguita nella stagione in corso. Grazie alla già avvenuta pubblicazione del bilancio, possiamo essere più puntuali nei calcoli.

Ad oggi, ante-calciomercato, il club rossonero sarebbe vicino ad una perdita di circa 29 milioni di Euro, riconducibile principalmente alle operazioni di calciomercato già realizzate alla data del presente articolo, di seguito riassunte:

I proventi da calciomercato saranno di circa 14,5 milioni, a fronte dei circa 54 milioni della stagione precedente, mentre i costi da calciomercato erano stati di circa 5 milioni.

Rispetto alla stagione precedente si registreranno minori costi per 42 milioni, parzialmente compensati dai 17 milioni dei nuovi acquisti nel calciomercato estivo della stagione precedente.

Accanto a queste operazioni, tuttavia, bisogna aggiungere una serie di aspetti, quali, ad esempio:

  • maggiori ricavi da gare (+1,5 milioni), in seguito ad una campagna abbonamenti più efficace rispetto a quella della stagione appena conclusasi (record negativo dell’era Berlusconi); 
  • maggiori proventi da ripartizione diritti tv nazionali (+4 milioni), parzialmente compensati dai minori ricavi per la ripartizione dei diritti tv internazionali (-2 milioni), a causa del raggiungimento degli ottavi di finale, rispetto ai quarti raggiunti nella stagione precedente; 
  • da maggiori ricavi da merchandising (+1,5 milioni), grazie ai nuovi accordi con partner strategici.

Dal punto di vista dei costi, invece, si registrano minori costi per il personale (-4,1 milioni), ma maggiori ammortamenti (+5,3 milioni), riconducibili principalmente agli acquisti di Balotelli e Zapata. Si ipotizza, infine, un incremento dei costi operativi per 2,5 milioni, sulla base delle evidenze storiche. Si rileva come, all’interno dei costi per il personale, siano stati considerati i rinnovi contrattuali di El Shaarawy e di Constant.

Sulla base di quanto esposto sopra, noi di TB proveremo a dimostrare che il calciomercato del Milan si muoverà in una direzione ben precisa, con l’obiettivo di minimizzare le perdite d’esercizio.

Con le cessioni di cui sopra, infatti, il Milan disporrebbe di circa 32,25 milioni di Euro come spazio di manovra all’interno del Conto Economico, che permetterebbe di arrivare a coprire la perdita sin qui accumulata e creando un piccolo cuscinetto per le operazioni future. Considerando poi la voglia di rivalsa del club rossonero, la nostra simulazione dimostrerà come sia possibile l’arrivo sia di Honda che di Ljajic

Come si può vedere dalla tabella di cui sopra, con soli tre acquisti mirati il Milan riuscirebbe a restituire competitività alla squadra, garantendo corsa e qualità al centrocampo, con una giovane promessa che possa arricchire di tecnica e imprevedibilità la rosa.

Il risultato ante  imposte risultante da tali operazioni porterebbe ad una perdita ante imposte di circa 6,3 milioni di Euro, che non implicherebbe alcuna sanzione da parte del Control Financing Panel Body, ma che restituirebbe una protagonista per lo scontro al titolo del campionato italiano. Ovviamente si tratta solo di una simulazione, che però potrebbe rispecchiare le reali intenzioni della dirigenza rossonera, visti i molteplici esuberi presenti in casa rossonera e viste le ripetute dichiarazioni dell’AD del Milan di ridurre la rosa a 25 giocatori  (noi ne inseriamo volutamente 26).

Portieri: Abbiati, Amelia, Gabriel

Difensori: Abate, De Sciglio, Constant, Mexes, Zapata, Vergara, Bonera, Zaccardo

Centrocampisti: De Jong, Montolivo, Muntari, Poli, Nocerino, Cristante, Saponara, Honda

Attaccanti: Pazzini, Balotelli, El Shaarawi, Ljajic, Petagna, Niang, Oduamadi


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