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Le stanze dei fantasmi – AA.VV. [Recensione]

Creato il 19 gennaio 2015 da Missclaire

Le stanze dei fantasmi – AA.VV. [Recensione]"L'uomo è per natura credulo, incredulo, pauroso, temerario."

Blaise Pascal, Pensieri, 1670


Carissimi ospiti del Salotto,
l'anno nuovo è iniziato da un po', ma non vi ho ancora chiesto quali letture hanno allietato le festività natalizie appena trascorse, o quali libri avete ricevuto in dono, la mia curiosità in merito è sempre affamata di novità e consigli libreschi e chi meglio dei miei lettori può suggerirmi interessanti titoli da esplorare?
Per quanto riguarda il mio consiglio a voi, ho avuto il piacere di leggere un libro dal perfetto profilo natalizio, grazie alla gentilezza della Del Vecchio Editore, mi sono vista arrivare per posta un delizioso volume che prometteva già nell'invitante copertina atmosfere gotiche da batticuore come nella miglior tradizione natalizia dei classici inglesi.

Lessi per prima cosa la sinossi, pensando con sollievo che, forse, avevo tra le mani un libro degno sostituto dell'ennesima (rituale) rilettura del Canto di Natale dickensiano! Immaginate una rosa di autori tra i più noti della seconda metà dell'Ottocento (molti dei quali tra i miei preferiti), Wilkie Collins, Elizabeth Gaskell, Adelaide Anne Procter, George Augustus Sala e Hesba Stretton, diretti magistralmente dal grande Charles Dickens in un Decameron vittoriano, dove una villa diroccata abitata da fantasmi diventa lo scenario delle notti insonni degli ospiti, chiamati dal proprietario ad affrontare personalmente, in una sorta di gioco di ruolo, il soprannaturale che ha costruito la paurosa fama della casa e, se possibile, a sfatare ogni timore.


Le stanze dei fantasmi – AA.VV. [Recensione]Le stanze dei fantasmi ( The haunted house, 1859) è fra i migliori progetti letterari che Charles Dickens ideò e pubblicò a puntate sul suo noto periodico All the year round; invece di una semplice raccolta di racconti, pianificò un canovaccio della storia che doveva tenere a soggetto le paure più assurde (eppure comuni) all'umanità, scrisse una cornice (sono suoi il prologo, un racconto centrale e l'epilogo) che raccogliesse i racconti, lasciando ogni autore nei panni di un personaggio alle prese con la propria "stanza" e il fantasma suo ospite.
L'inventiva dickensiana è universalmente nota, eppure, ogni volta mi sorprendo del suo genio e del suo altruismo che han fatto di lui il più grande scrittore inglese dopo il Bardo e il migliore dei mecenati della letteratura del suo tempo.
Inutile svelarvi troppo delle storie contenute nel libro, vi rassicuro invece sulla piacevolezza e il divertimento che non mancheranno di strapparvi più di un sorriso!

Lo stile autentico degli autori così come la loro autonomia inventiva fungono da ottimo escamotage per sottolineare la diversità delle voci dei protagonisti e le relative reazioni alle differenti esperienze paranormali. Collins, padre del mystery, non rinuncia a una trama enigmatica, la Procter racconta in rima come in una filastrocca o un racconto epico, la Gaskell lascia spazio al suo punto di vista umano e sociale, Sala scrive nella forma sintetica e criptica del giornalista e Dickens, nel suo mood più felice, farcisce ogni suo pezzo di arguta, ineffabile ironia.

"Questi spettri possono essere capiti ma non esorcizzati. Sono la realtà, e ne portano il peso."

Le stanze dei fantasmi – AA.VV. [Recensione]

La critica alla società del suo tempo non avrebbe potuto celarsi meglio che dietro a una raccolta di innocui racconti natalizi, dove i fantasmi sono assai meno terribili di quello del futuro di Scrooge, le storie toccano l'assurdo e il grottesco di Poe tanto sono inverosimili, eppure, la chiave di lettura è lì a portata di lettura: ogni stanza uno spettro, una paura e colui che se ne scopre detentore, astute metafore che hanno il preciso intento di ridicolizzare le fobie della società vittoriana con tutte le sue nuove regole autoimposte.
La sinossi qui di seguito vi introduce perfettamente in questo ingegnoso spassoso role-game, un libro finora inedito in Italia che - se possibile - aumenta la mia stima per Dickens e la predilezione per i classici inglesi, ve lo consiglio sinceramente!

Le stanze dei fantasmi – AA.VV. [Recensione] SCHEDA del LIBRO

Titolo: Le stanze dei fantasmi

Titolo originale: The haunted house

Autori: C. Dickens, W. Collins, E. Gaskell, A. A. Procter, G. A. Sala, H. Stretton

Editore: Del Vecchio Editore

Pubblicazione: 26 novembre 2014

Pagine: 237 Brossura
ISBN: 978-8861101135

Prezzo: € 14,50 - Ebook € 8,99


Le stanze dei fantasmi raccoglie una serie di storie pubblicate originariamente a puntate sulla rivista "All the year round" nel 1859, a cura di Charles Dickens, che avvalendosi della cornice narrativa di una classica e avvincente storia di spettri, compone un nutrito campionario delle paure e delle nevrosi dell'animo umano. Un gruppo di amici si trasferisce in una casa di campagna su invito del padrone di casa Joe e di sua sorella Patty. Una coppia affiatata, un giovanotto brillante, una femminista convinta, un ex marinaio col suo compagno di avventure e un avvocato di successo rispondono all'invito di Joe e Patty, e decidono di partecipare al singolare "ritiro" in una classica location alla Poe: una villa isolata e popolata di presenze dell'oltretomba. Vivranno per tre mesi insieme, lontani dal mondo. Durante questo tempo dovranno scoprire quale fantasma abita la loro stanza (e la loro vita), senza mai farne parola e, soltanto alla fine, in quella che chiamano la "dodicesima notte", si riuniranno per raccontarsi ciò che hanno visto e udito, come in un moderno Decameron.
Le uniche pagine finora tradotte in italiano erano appunto quelle dello stesso Dickens, estrapolate dal loro contesto originario. Noi restituiremo al pubblico italiano il volume nella sua interezza, attraverso la traduzione sapiente di Stella Sacchini.


Voi avete letto questo libro o lo avete appena aggiunto alla wishlist?
Attendo i vostri consigli e commenti e vi auguro buone letture!


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