Stemma dei Thurn und Taxis
L’origine degli Illuminati risale a molte migliaia di anni fa, nel periodo della civiltà sumera, babilonese, egiziana e ancora più indietro, in quella che chiamiamo preistoria.
Nel corso dei secoli essi si sono adoperati in tutti i modi per centralizzare il potere globale e completare la loro “grande opera” – la dittatura globale. Dietro l’apparente casualità degli eventi succedutisi sulla scena mondiale c’è sempre stata la rete segreta degli Illuminati che dispone di conoscenze a cui il resto della popolazione non ha accesso. Tale organizzazione è controllata da stirpi da molto tempo imparentate tra loro e i loro attuali discendenti sono riconducibili oggi a tredici famiglie, ognuna avente particolari caratteristiche genetiche. Tra queste figurano i Rothschild, i Rockefeller, la casata dei Lorena, gli Asburgo e la dinastia dei Thurn und Taxis di Bergamo in Italia che si è diffusa in Belgio, Baviera e altrove. La famiglia dei Thurn und Taxis ha un’importanza notevole all’interno degli Illuminati, anche se non viene spesso ricordata da chi ha fatto ricerche su questi argomenti. Spesso si fa riferimento a queste stirpi come alla “Nobiltà Nera”.
Queste famiglie che controllano il sistema che controlla la popolazione hanno un DNA diverso rispetto a quello del resto dell’umanità. Il DNA è il codice genetico che contiene le nostre caratteristiche fisiche e molto altro. Chi ha sperimentato personalmente alcuni dei livelli più nascosti della cospirazione me ne ha parlato in termini di “corruzione” del DNA: questa “corruzione” può essere percepita (ma spesso non lo è) solo sulla base di ciò che attualmente si sa del DNA, perché la scienza umana sa veramente poco di esso rispetto a quanto ci sarebbe da sapere. È questa differenza genetica che ha spinto sin dall’antichità queste stirpi “reali” a rivendicare il loro “diritto divino a governare“. Questo “diritto divino” è semplicemente il diritto a governare sulla base del proprio DNA. In Gran Bretagna anche oggi abbiamo un capo di stato che ricopre quel ruolo esclusivamente grazie al suo DNA e l’intera struttura gerarchica della famiglia reale si basa proprio sulla relazione genetica che ogni individuo ha con il re o la regina. Tutto si basa sul loro patrimonio genetico e ciò è scritto a chiare lettere nelle leggi di un paese che condanna il razzismo e lo considera un vero e proprio reato! Ma il riconoscimento di una stirpe reale cos’altro è se non una vergognosa forma di discriminazione razziale e genetica?
Questo diritto “divino” a governare non ha nulla a che fare con il “divino” e con la vera origine di queste famiglie. Esse sostengono di discendere dagli “dèi” del mondo antico. Le famiglie “reali” si sono incessantemente incrociate tra loro sin dai tempi più antichi, spinte dall’esigenza di mantenere quella corruzione del DNA che pare possa velocemente estinguersi nel caso di unioni al di fuori della stirpe. Ma la cosa interessante è che la stessa cosa fanno ancora oggi le famiglie degli Illuminati e l’élite che detiene il potere. Perché? Perché appartengono alla stessa stirpe. Le famiglie reali “per diritto divino” dell’antica Sumeria e Babilonia (l’attuale Iraq), dell’Egitto e della Valle dell’Indo, si sono insediate in Europa, dove sono andate a formare l’aristocrazia che ha governato il continente e la maggior parte del mondo attraverso l’Impero Britannico e le colonie francesi, belghe, olandesi, tedesche e così via. Quando le popolazioni cominciarono a rifiutare la dittatura palese delle stirpi reali, queste ultime cominciarono a operare in maniera occulta in tutte le aree che controllano la società moderna.
Alcuni studiosi parlano di un’unica stirpe “reale” originaria di un solo luogo – spesso identificato con l’antico Egitto. Io non sono d’accordo. L’Egitto è sicuramente importante per le stirpi degli Illuminati, ma questi ultimi erano sparsi in molte parti del mondo e si sono diffusi ovunque, incrociandosi con altri discendenti della stirpe originaria. Quando si parla di Illuminati, ci si riferisce a paesi come l’Egitto, la Sumeria, Babilonia, l’Asia e la Cina, e non a un’unica razza terrestre. Essi si sono infatti diffusi in molte nazioni al fine di rafforzare il loro potere e il principale mezzo di trasmissione del DNA degli “Illuminati” è la linea femminile. La storia si è concentrata sulla linea maschile, quando in realtà è quella femminile, quella della “Dea”, per usare il gergo degli Illuminati, che nel corso dei secoli ha trasmesso le proprio caratteristiche genetiche al resto della stirpe attraverso il cosiddetto “DNA mitocondriale”.
Da allora gli appartenenti a queste antiche stirpi degli Illuminati sono diventati presidenti degli Stati Uniti, primi ministri, magnati dell’industria e della finanzia, proprietari di media e comandanti militari. Vi basti considerare il caso dei presidenti statunitensi. Attualmente più di 280 milioni di persone vivono negli Stati Uniti e la popolazione è aumentata di molte centinaia di milioni dal giorno in cui l’eminente massone George Washington divenne presidente nel 1789. La nazione americana si formò, peraltro, da un miscuglio genetico frutto dell’unione di popolazioni provenienti da varie parti del mondo. Se essa fosse veramente la “Terra dei Liberi”, come vuole la tradizione, allora i 43 presidenti che si sono succeduti da George Washington fino a George W. Bush dovrebbero in qualche modo rappresentare questa varietà genetica. Mi scappa da ridere! I presidenti degli Stati Uniti, infatti, appartengono a una sorta di dinastia reale, identica a quelle d’Europa. Di questi 43 presidenti, infatti, ben 34 discendono genericamente da Carlo Magno (742-814), membro della stirpe degli Illuminati, oltre che il sovrano più famoso dell’attuale Francia. Egli fu a capo dei Franchi, da cui derivò il nome “Francia”, nonché Imperatore del Sacro Romano Impero, un’organizzazione facente capo agli Illuminati che controllò l’Europa per secoli.
Il Burke’s Peerage, la “bibbia” della genealogia reale e nobiliare, è una delle molte fonti che ha messo in luce l’appartenenza a stirpi nobiliari dei presidenti americani. Durante la campagna elettorale del 1996 che vide protagonisti Bill Clinton e Bob Dole, il Burke’s Peerage rivelò che era sempre stato il candidato con sangue “più blu” a vincere le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. La vittoria di Clinton su Dole e quella illegale di George W. Bush su Al Gore nel 2000 non hanno fatto che confermare questa tendenza. In una nota dell’agenzia Reuters del 17 ottobre 2000, il Burke’s Peerage ha confermato che sia Bush che Gore avevano un numero “inusuale” di parentele reali, e che Bush era quello che in assoluto ne aveva di più. Quella nota rivelava anche che Bush è imparentato con tutti i sovrani europei, compresi quelli spodestati, e con ogni membro della famiglia reale britannica. Egli è inoltre cugino di tredicesimo grado della regina madre inglese, morta nel 2002 all’età di 101 anni, e di sua figlia, la regina Elisabetta. È cugino anche dell’erede al trono, il principe Carlo, e vanta una discendenza diretta da Enrico III e dalla sorella di Enrico Vili, Maria Tudor, che fu moglie di Luigi XI di Francia. Egli discende inoltre da Carlo II d’Inghilterra.
Harold Brooks-Baker, direttore editoriale del Burke’s Peerage, affermò, secondo la nota dell’agenzia Reuters: «È ormai chiaro che Gore e Bush hanno un numero insolitamente vasto di antenati di stirpe reale e nobiliare». Dopo tutti questi anni di ricerche, la cosa non mi stupisce affatto. Brooks-Baker aggiunse che era sempre esistito un significativo “fattore reale” per i candidati alla Casa Bianca, e citò, tra gli altri, George Washington, Thomas Jefferson, Franklin e Theodore Roosevelt e Ronald Reagan, i quali potevano tutti vantare legami di sangue blu. Pare che Bush e Gore fossero poi particolarmente ben forniti di tali ascendenze. «A dire la verità», disse Brooks-Baker, «mai nella storia degli Stati Uniti due candidati alla presidenza sono risultati così ben forniti di parentele nobiliari». Gore, cugino dell’ex presidente Richard Nixon, discende da Edoardo I d’Inghilterra e vanta antenati tra gli imperatori del Sacro Romano Impero, come Luigi II, Carlo II e Luigi I. Ciò ne fa quindi un discendente di Carlo Magno e un cugino di George W. Bush.
Nel 2002, dopo molti anni di ricerche su questi legami di sangue tra le famiglie degli Illuminati, un sito di carattere genealogico, Myfamily.com, mise in luce i legami genetici esistenti tra la famiglia Bush e la famiglia reale britannica, la famiglia nobiliare degli Spencer, a cui apparteneva la principessa Diana, e il Primo Ministro all’epoca della guerra, Winston Churchill, che discendeva dalla dinastia nobiliare dei Marlborough di Blenheim Palace, nello Oxfordshire. Si è scoperto inoltre che un altro uomo di punta degli Illuminati, il Segretario di Stato statunitense Colin Powell, è imparentato con la famiglia reale inglese attraverso Richard Nixon, il cugino di Gore. In tutto il mondo troverete la stessa situazione. Credo Mutwa, lo storico ufficiale della nazione Zulù, mi ha spiegato che molti dei leader neri africani che andarono a occupare posizioni di potere dopo che i paesi colonizzatori concessero l’”indipendenza” ai loro paesi, discendevano da stirpi reali africane che rivendicavano di discendere dagli stessi “dèi” delle loro controparti bianche.