Le stirpi degli Illuminati

Creato il 06 maggio 2012 da Tnepd

Stemma dei Thurn und Taxis

L’origine degli Illuminati risale a molte migliaia di anni fa, nel perio­do della civiltà sumera, babilonese, egiziana e ancora più indietro, in quel­la che chiamiamo preistoria.

Nel corso dei secoli essi si sono adoperati in tutti i modi per centralizzare il potere globale e completare la loro “gran­de opera” – la dittatura globale. Dietro l’apparente casualità degli eventi succedutisi sulla scena mondiale c’è sempre stata la rete segreta degli Illuminati che dispone di conoscenze a cui il resto della popolazione non ha accesso. Tale organizzazione è controllata da stirpi da molto tempo impa­rentate tra loro e i loro attuali discendenti sono riconducibili oggi a tredi­ci famiglie, ognuna avente particolari caratteristiche genetiche. Tra queste figurano i Rothschild, i Rockefeller, la casata dei Lorena, gli Asburgo e la dinastia dei Thurn und Taxis di Bergamo in Italia che si è diffusa in Bel­gio, Baviera e altrove. La famiglia dei Thurn und Taxis ha un’importanza notevole all’interno degli Illuminati, anche se non viene spesso ricordata da chi ha fatto ricerche su questi argomenti. Spesso si fa riferimento a que­ste stirpi come alla “Nobiltà Nera”.

Queste famiglie che controllano il si­stema che controlla la popolazione hanno un DNA diverso rispetto a quel­lo del resto dell’umanità. Il DNA è il codice genetico che contiene le nostre caratteristiche fisiche e molto altro. Chi ha sperimentato personal­mente alcuni dei livelli più nascosti della cospirazione me ne ha parlato in termini di “corruzione” del DNA: questa “corruzione” può essere percepi­ta (ma spesso non lo è) solo sulla base di ciò che attualmente si sa del DNA, perché la scienza umana sa veramente poco di esso rispetto a quan­to ci sarebbe da sapere. È questa differenza genetica che ha spinto sin dall’antichità queste stirpi “reali” a rivendicare il loro “diritto divino a governare“. Questo “diritto divino” è semplicemente il diritto a governare sulla base del proprio DNA. In Gran Bretagna anche oggi abbiamo un capo di stato che ricopre quel ruolo esclusivamente grazie al suo DNA e l’intera struttura gerarchica della famiglia reale si basa proprio sulla relazione ge­netica che ogni individuo ha con il re o la regina. Tutto si basa sul loro pa­trimonio genetico e ciò è scritto a chiare lettere nelle leggi di un paese che condanna il razzismo e lo considera un vero e proprio reato!  Ma il rico­noscimento di una stirpe reale cos’altro è se non una vergognosa forma di discriminazione razziale e genetica?

Questo diritto “divino” a governare non ha nulla a che fare con il “di­vino” e con la vera origine di queste famiglie. Esse sostengono di discen­dere dagli “dèi” del mondo antico. Le famiglie “reali” si sono incessantemente incrociate tra loro sin dai tempi più antichi, spinte dall’esigenza di mantenere quella cor­ruzione del DNA che pare possa velocemente estinguersi nel caso di unio­ni al di fuori della stirpe. Ma la cosa interessante è che la stessa cosa fan­no ancora oggi le famiglie degli Illuminati e l’élite che detiene il potere. Perché? Perché appartengono alla stessa stirpe. Le famiglie reali “per di­ritto divino” dell’antica Sumeria e Babilonia (l’attuale Iraq), dell’Egitto e della Valle dell’Indo, si sono insediate in Europa, dove sono andate a for­mare l’aristocrazia che ha governato il continente e la maggior parte del mondo attraverso l’Impero Britannico e le colonie francesi, belghe, olan­desi, tedesche e così via. Quando le popolazioni cominciarono a rifiutare la dittatura palese delle stirpi reali, queste ultime cominciarono a operare in maniera occulta in tutte le aree che controllano la società moderna.

Alcuni studiosi parlano di un’unica stirpe “reale” originaria di un solo luo­go – spesso identificato con l’antico Egitto. Io non sono d’accordo. L’Egitto è sicuramente importante per le stirpi degli Illuminati, ma questi ultimi erano sparsi in molte parti del mondo e si sono diffusi ovunque, incrociandosi con altri discendenti della stirpe originaria. Quando si parla di Illuminati, ci si riferisce a paesi come l’Egitto, la Sumeria, Babilonia, l’Asia e la Cina, e non a un’unica razza terrestre. Essi si sono infatti diffusi in molte nazioni al fine di rafforzare il loro potere e il principale mezzo di trasmissione del DNA degli “Illuminati” è la linea femminile. La storia si è concentrata sulla linea maschile, quando in realtà è quella femminile, quella della “Dea”, per usare il gergo degli Illuminati, che nel corso dei secoli ha trasmesso le proprio caratteristiche genetiche al resto della stir­pe attraverso il cosiddetto “DNA mitocondriale”.

SUA ALTEZZA REALE, IL PRESIDENTE

Da allora gli appartenenti a queste antiche stirpi degli Illuminati sono di­ventati presidenti degli Stati Uniti, primi ministri, magnati dell’industria e del­la finanzia, proprietari di media e comandanti militari. Vi basti considerare il caso dei presidenti statunitensi. Attualmente più di 280 milioni di persone vi­vono negli Stati Uniti e la popolazione è aumentata di molte centinaia di mi­lioni dal giorno in cui l’eminente massone George Washington divenne presi­dente nel 1789. La nazione americana si formò, peraltro, da un miscuglio genetico frutto dell’unione di popolazioni provenienti da varie parti del mondo. Se essa fosse veramente la “Terra dei Liberi”, come vuole la tradizione, al­lora i 43 presidenti che si sono succeduti da George Washington fino a Geor­ge W. Bush dovrebbero in qualche modo rappresentare questa varietà genetica. Mi scappa da ridere! I presidenti degli Stati Uniti, infatti, appartengono a una sorta di dinastia reale, identica a quelle d’Europa. Di questi 43 presidenti, in­fatti, ben 34 discendono genericamente da Carlo Magno (742-814), membro della stirpe degli Illuminati, oltre che il sovrano più famoso dell’attuale Fran­cia. Egli fu a capo dei Franchi, da cui derivò il nome “Francia”, nonché Im­peratore del Sacro Romano Impero, un’organizzazione facente capo agli Illu­minati che controllò l’Europa per secoli.

Il Burke’s Peerage, la “bibbia” della genealogia reale e nobiliare, è una delle molte fonti che ha messo in luce l’ap­partenenza a stirpi nobiliari dei presidenti americani. Durante la campagna elettorale del 1996 che vide protagonisti Bill Clinton e Bob Dole, il Burke’s Peerage rivelò che era sempre stato il candidato con sangue “più blu” a vincere le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. La vittoria di Clinton su Dole e quella illegale di George W. Bush su Al Gore nel 2000 non hanno fatto che confermare questa tendenza. In una nota dell’agenzia Reuters del 17 ottobre 2000, il Burke’s Peerage ha confermato che sia Bush che Gore avevano un nu­mero “inusuale” di parentele reali, e che Bush era quello che in assoluto ne aveva di più. Quella nota rivelava anche che Bush è imparentato con tutti i so­vrani europei, compresi quelli spodestati, e con ogni membro della famiglia reale britannica. Egli è inoltre cugino di tredicesimo grado della regina madre inglese, morta nel 2002 all’età di 101 anni, e di sua figlia, la regina Elisabet­ta. È cugino anche dell’erede al trono, il principe Carlo, e vanta una discen­denza diretta da Enrico III e dalla sorella di Enrico Vili, Maria Tudor, che fu moglie di Luigi XI di Francia. Egli discende inoltre da Carlo II d’Inghilterra.

Harold Brooks-Baker, direttore editoriale del Burke’s Peerage, affermò, secondo la nota dell’agenzia Reuters: «È ormai chiaro che Gore e Bush hanno un numero insolitamente vasto di antenati di stirpe reale e nobiliare». Dopo tutti questi anni di ricerche, la cosa non mi stupisce affatto. Brooks-Baker aggiunse che era sempre esistito un significativo “fattore reale” per i candidati alla Casa Bianca, e citò, tra gli altri, George Washington, Thomas Jefferson, Franklin e Theodore Roosevelt e Ronald Reagan, i quali potevano tutti vanta­re legami di sangue blu. Pare che Bush e Gore fossero poi particolarmente ben forniti di tali ascendenze. «A dire la verità», disse Brooks-Baker, «mai nella storia degli Stati Uniti due candidati alla presidenza sono risultati così ben for­niti di parentele nobiliari». Gore, cugino dell’ex presidente Richard Nixon, di­scende da Edoardo I d’Inghilterra e vanta antenati tra gli imperatori del Sacro Romano Impero, come Luigi II, Carlo II e Luigi I. Ciò ne fa quindi un di­scendente di Carlo Magno e un cugino di George W. Bush.

Gary Boyd Roberts è un genealogista della New England Historic Genealogical Society di Boston, nonché un’autorità per quel che riguarda gli studi sull’ascendenza reale dei presidenti americani. Egli ha confermato che il le­game tra George W. Bush e la famiglia reale inglese risale al XII secolo, ai tempi di re Enrico I, il figlio di Guglielmo il Conquistatore, che dalla Francia mosse alla volta della Gran Bretagna che conquistò dopo aver vinto la Batta­glia di Hastings nel 1066. Guglielmo era imparentato con alcuni membri del­la famiglia St. Clair, facente capo agli Illuminati, un ramo della quale si tra­sferì in Scozia, dove mutò il proprio nome in Sinclair, stabilendosi presso il Castello di Roslyn, vicino a Edimburgo. I St. Clair/Sinclair furono tra i princi­pali fondatori della società segreta dei Cavalieri Templari, di cui gli Illumina­ti si servirono per circa un millennio. Nei miei libri mi sono sof­fermato su altri legami reali e nobiliari della famiglia Bush, come quello con la potente famiglia inglese dei Percy, che mutarono il loro nome in Pierce do­po essere scappati in America in seguito al loro coinvolgimento nel fallito “Com­plotto delle Polveri”, organizzato nel 1605 per far saltare in aria il Parlamento inglese. Sia George Bush padre che sua moglie Barbara discendono dai Pier­ce. Il “Complotto delle Polveri” fu organizzato dai Gesuiti, la società segreta che controlla la Chiesa cattolica di Roma e che resta a tutt’oggi una delle più notevoli espressioni del potere degli Illuminati. I Bush sono anche imparenta­ti con la famiglia aristocratica angloamericana dei Grosvenor, da cui discendono i Duchi di Westminster. Costoro possiedono a Londra vaste proprietà ter­riere, la maggior parte delle quali si trovano all’interno del distretto finanzia­rio della City, che per gli Illuminati funge da centro mondiale.

Nel 2002, dopo molti anni di ricerche su questi legami di sangue tra le fa­miglie degli Illuminati, un sito di carattere genealogico, Myfamily.com, mise in luce i legami genetici esistenti tra la famiglia Bush e la famiglia reale britannica, la famiglia nobiliare degli Spencer, a cui apparteneva la principes­sa Diana, e il Primo Ministro all’epoca della guerra, Winston Churchill, che discendeva dalla dinastia nobiliare dei Marlborough di Blenheim Palace, nel­lo Oxfordshire. Si è scoperto inoltre che un altro uomo di punta degli Illumi­nati, il Segretario di Stato statunitense Colin Powell, è imparentato con la famiglia reale inglese attraverso Richard Nixon, il cugino di Gore. In tutto il mondo troverete la stessa situazione. Credo Mutwa, lo storico ufficiale della nazione Zulù, mi ha spiegato che molti dei leader neri africani che andarono a occupare posizioni di potere dopo che i paesi colonizzatori concessero l’”in­dipendenza” ai loro paesi, discendevano da stirpi reali africane che rivendica­vano di discendere dagli stessi “dèi” delle loro controparti bianche.


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