Bentornati alla seconda puntata della rubrica dedicata alla mia cara nonna, che ormai da un anno se ne è volata in cielo, e alle sue storie. Oggi tocca al secondo racconto della “trilogia” su Gesù e San Pietro (il primo, per la cronaca, lo trovate qui). Come al solito, vi auguro buona lettura.
Gesù, san Pietro e il gallo
Un giorno Pietro domandò a Gesù: «Oggi cosa prendiamo con noi, nel nostro giro?»
«Prendiamo il gallo», rispose Gesù, e i due se ne andarono in giro per il mondo con il loro gallo.
Cammina e cammina, arrivarono a un casolare di campagna in mezzo a campi di grano.
«È quasi sera», disse san Pietro, che teneva il gallo nascosto sotto il suo mantello. «Non faremo in tempo a tornare indietro prima di notte.»
«Chiediamo ospitalità a questi contadini, così potremo ripartire domattina», gli disse Gesù.
Un uomo uscì dal casolare e venne loro incontro.
«Siamo in viaggio e non sappiamo dove passare la notte. Potremmo fermarci qui da voi?»
«Sì, sì, venite! Intanto mangiate un po’di pane e di polenta, e bevete un po’ di vino, poi potrete dormire nel fienile. La paglia è morbida e vi troverete bene. Domani mattina, però, dovreste svegliarci presto, perché dobbiamo trebbiare il frumento. Siamo molto stanchi e non vorremmo rimanere a letto.»
Pietro accettò volentieri questo incarico e se ne andò a riposare nel fienile insieme a Gesù.
All’alba, il gallo si svegliò e si stiracchiò le ali, poi drizzò il capo e gridò: «Chicchirichì! Chicchirichì!»
Il contadino si svegliò di soprassalto nel suo letto, si alzò e chiamò i suoi compagni: «Avete sentito? Cos’è questo verso? Non ho mai sentito nulla di simile!»
Il gallo cantò ancora: «Chicchirichì! », e i contadini, che si erano svegliati tutti, si prepararono a trebbiare il grano.
A quel punto Pietro prese il gallo in braccio, scese con Gesù dal fienile e raggiunse i contadini, poi mostrò loro la strana bestia, dicendo che il suo nome era “gallo”. Pietro domandò: «Avete delle galline?»
«Sì, che le abbiamo!», risposero quelli.
«Portatelo là con le galline e vedrete che il gallo starà bene in loro compagnia.»
Il contadino portò il gallo nel pollaio: le galline, felici, cominciarono a fargli festa, e il gallo tutto contento cantò ancora: «Chicchirichì!»
Gesù disse ai contadini: «Vi voglio aiutare a trebbiare. Portate fuori tutto il frumento!»
«Non si può, è troppo: lo dobbiamo trebbiare poco per volta!»
«No, portatelo tutto. Fate come vi dico io», ordinò Gesù.
I contadini non si fidarono del tutto di quell’uomo sconosciuto, perciò misero solo metà del frumento sull’aia.
Gesù disse a Pietro: «Hai una scatola di fiammiferi? Accendi il frumento ai quattro angoli dell’aia.»
Pietro obbedì.
II Signore stese le mani e pronunciò: «Il locco nel loccaio [in dialetto reggiano al locc indica il “materiale di scarto” che deriva dalla trebbiatura], il grano nel granaio, la paglia nel pagliaio!»
A quelle parole, locco, paglia e grano sparirono alla vista dei contadini e andarono a raccogliersi nel posto loro assegnato.
I contadini restarono a bocca aperta per la meraviglia. Ringraziarono tanto il Signore, ma Gesù raccomandò loro: «Badate di non fare come ho fatto io, perché voi non ne siete capaci!»
I contadini, tutti felici, pensarono: «Guardate che bello! Adesso abbiamo imparato anche noi a trebbiare senza far fatica!»
Gesù e Pietro salutarono e pian piano se ne andarono, ma Gesù decise di fermarsi, perché sapeva cosa stavano per fare.
I contadini, infatti, corsero in fretta a mettere tutto il frumento sull’aia.
«Dai, accendi il fuoco come ha fatto quello là!»
Uno accese i quattro angoli del mucchio di grano e l’altro ripeté la formula: «Il locco nel loccaio, il grano nel granaio, la paglia nel pagliaio!»
Ma non accadde nulla, e le fiamme si alzarono e cominciano a bruciare tutto, distruggendo il frumento…
«Aiuto, aiuto! Brucia tutto il grano!» gridarono i contadini mentre fissavano la scena disperati.
Fortunatamente, videro che Gesù stava tornando nell’aia: si avvicinò alle fiamme, alzò le mani e ripeté la formula. Accadde come la prima volta: tutto – locco, paglia e grano – andò al suo posto.
«Ve l’avevo detto che voi non sareste stati capaci!», li rimproverò Gesù.
I contadini ringraziarono Gesù e promisero di non provare mai più a fare quel che aveva fatto lui: avevano imparato la lezione.
Gesù e san Pietro, allora, poterono riprendere il loro cammino in giro per il mondo.
Filed under: Scrittura