Magazine Diario personale

le storie senza confronto

Da Fenia

C'è una cosa a cui devo abituarmi, a cui non riesco ad abituarmi. Le assenze di spiegazioni, di confronto. La vita, la mia vita, come la vostra, è un'insieme di storie, con un inizio e una fine, prima o poi la fine fine arriva, e anche quando pare non ci sia fine poi, tardi, arriva. Ma quando le storie finiscono, la storia di uno lavoro, la storia di uno progetto, la storia di uno studio, la storia di una amicizia, la storia di un incontro...non c'è mai una spiegazione, un momento di confronto, uno dei protagonisti che va dall'altro e gli comunica le sue emozioni, le sue sensazioni, le sue idee, ciò che ha provato, capito, e l'altro che fa lo stesso. C'è qualcosa, magari totale, intensa, dura il tempo che dura, e poi non c'è più. Insomma chi ha dato, ha dato. (E dove va a finire il chi ha avuto, ha avuto? Dove vanno a finire gli applausi dopo una commedia, che una valutazione te la esprimono, quelli?) Mi turba questa cosa delle storie, perchè poi io sono stata abituata alle storie dei libri, quelle, un inizio una fine e una spiegazione e una risoluzione tra i personaggi c'è. Nella vita no. Perchè? econdo voi si tratta di menefreghismo? Orgoglio? Mancanza di coraggio? Ma soprattutto come faccio ad accettarlo?

 


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