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LE STREGHE DI SALEM (The Lords of Salem)

Creato il 19 aprile 2013 da Ussy77 @xunpugnodifilm

le-streghe-di-salem-locandinaTremate. Le streghe son tornate

Eccessivo, assurdo e visionario, Le streghe di Salem, ultimo prodotto di Rob Zombie, ha il pregio di instillare inquietudine e angoscia nello spettatore anche dopo la visione.

Heidi, dj di una famosa radio locale di Salem, riceve in regalo un vinile del gruppo Lords of Salem. Pensando a una trovata pubblicitaria (il disco è all’interno di una scatola antidiluviana) lo ascolta e ne viene immediatamente condizionata, perdendo progressivamente contatto con la realtà.

Horror poco convenzionale che raggiunge vette visionarie deliranti sommate a Male puro e satanismo. Le streghe di Salem è un prodotto che oltrepassa i comuni stilemi del genere horror e si colloca più adeguatamente in quello gore. Ma non solo, perché Zombie riesce, grazie anche a una sceneggiatura lineare (ma infarcita di immagini potenzialmente disturbanti), a mantenere una tensione altissima debitamente accompagnata dall’agghiacciante litania che aleggia in sottofondo. Di conseguenza  Zombie riesce nella sua operazione di terrore utilizzando come unico corpo filmico quello della moglie Sheri Moon, moderna Dorothy, che si incammina su un viale dorato coperto di sangue, contraddistinto da figure terrificanti, che saltano immediatamente all’occhio dello spettatore.

Dopo aver realizzato La casa dei 1000 corpi, La casa del Diavolo e due episodi della nuova saga Halloween, qui si diletta in un’operazione che cavalca il delirio visivo in tutto e per tutto, nonostante qualche inevitabile caduta di stile causata da qualche cliché fin troppo evidente. Dopotutto Le streghe di Salem non è un capolavoro e nemmeno un cult, ma la sua dimensione narrativa e visiva lo avvicina pericolosamente a un incubo sfaccettato e dalle innumerevoli forme. Quello che rimane è l’angoscia e l’ostentazione di un Male difficilmente eliminabile dalla mente. La poetica del regista rimane la stessa (la ricerca delle radici del Male, portando alla luce anche un ricorrente tormento dei nostri tempi: il figlio di Satana) e non ammette salvezza e nemmeno redenzione. Difatti la pellicola si chiude in modo netto e ineluttabile; un prodotto che è la voluta celebrazione del kitsch e che apre le porte dell’universo immaginifico e allucinato del regista.

Le streghe di Salem si districa tra sabba, simboli demoniaci e scene blasfeme e disgustose. Una pellicola che pur potendo provocare qualche sbadiglio (per l’eccessivo sotto-ritmo), non lascia sicuramente indifferenti. Onore a Rob Zombie: cantore del Male, che sfida apertamente l’America puritana e perbenista.

Uscita al cinema: 24 aprile 2013

Voto: ***

Leggi la recensione anche su Persinsala.it

http://www.persinsala.it/web/anteprima/recensione-le-streghe-di-salem-1597.html


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