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Le stupende isole dell’Arcipelago Toscano

Creato il 24 luglio 2013 da Yellowflate @yellowflate

Le stupende isole dell'Arcipelago ToscanoIl Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano,  sette isole dove la natura è unica e selvaggia; un alternarsi di pinete, piccole cale, spiagge di sabbia finissima e strapiombi mozzafiato. Qui, la macchia mediterranea si unisce ad un delicato e ricco ambiente marino.

 La più turisticamente frequentata  è l’isola d’Elba, un’affascinante susseguirsi di boschi, campi coltivati, vigneti, con paesaggi a volte aspri e a volte dolci e rilassanti. Portoferraio è la località principale dell’Isola, dove sono racchiusi luoghi ricchi di storia, come la Villa dei Mulini; la Villa Romana delle Grotte, risalente al I sec a.C; la Villa di San Martino e il Castello del Volterraio. La località più chic, invece, è Marina di Campo, con la sua bella baia che assomiglia ad una mezza luna. Meritano un occhio di riguardo anche le bellissime spiagge di sabbia finissima bagnate da un mare cristallino, quali Capo Bianco; Rio Marina; la spiaggia della Torre; le spiagge del borgo Rio nell’Elba e la spiaggia di Norsi a Capolìveri.

 L’isola dove si può avere un più stretto contatto con la natura è quella del Giglio, un paradiso di piccole calette e spiagge raggiungibili a piedi percorrendo i sentieri suggestivi, come quello che  da Giglio Campese arriva al Faraglione, lungo il quale si incontrano alcune tra le spiagge più belle dell’isola come quella di Pozzarelli, ma non da meno sono quelle  della Baia di allume, di Cannelle,  di Caldane e l’Arenella.

La più selvaggia fra tutte, però, è l’Isola di Capraia, situata proprio al centro del Santuario dei Cetacei, dove è facile avvistare questi immensi cetacei. Qui, le calette che la contornano, sono fatte di sassi piatti. Tra le più belle troviamo cala del Ceppo e cala dello Zurletto; l’unica spiaggia di sabbia dell’isola è cala della Mortola.

Più a sud, di fronte al promontorio di Monte Argentario, si trova l’isola di Giannutri. L’isola, è un’importantissima area di sosta per diverse specie di volatili migratori, inoltre, non vi sono presenti alberghi ed è vietato il campeggio. L’unica zona abitata è quella di cala Spalmatoio, ma per poter fare un bagno nelle acque cristalline che la circondano, bisogna raggiungere  cala Maestra, nei pressi della quale si trovano i resti di villa romana del II secolo d.C.

Scura e monolitica è, invece, l’isola di Montecristo, un paradiso privato, dove gli unici abitanti sono il custode con la sua famiglia. Dal 1988 l’isola è diventata una riserva biogenetica, per cui possono accedere all’isola solo 1000 visitatori l’anno, guidati dal personale del Corpo Forestale e in una zona con un’estensione di 1 Km dalla costa. L’unica insenatura di Montecristo dove l’approdo e l’attracco sono abbastanza agevoli è la cala Maestra sul versante nord-occidentale dell’isola.

La più piccola delle sette è l’isola di Gorgona,  sede di una colonia penale.  Percorrendo la costa, si aprono suggestive insenature e baie come la cala Scirocco con la Grotta del Bove marino, un tempo rifugio della foca monaca. Verso ponente la costa cade a picco nel mare, mentre a levante degrada verso piccole cale: cala Maestra, cala Marcona, cala Scirocco.

Infine l’incontaminata isola di Pianosa, visitabile solo in compagnia di una una Guida Parco. Pianosa è famosa per  la stupenda baia smeraldina, il Porto Romano e per le numerose calette, dove non è permessa la balneazione; l’unico punto dell’isola in cui è possibile fare il bagno è cala Giovanna. Per apprezzarne la bellezza occorre raggiungere le alte scogliere di punta del Pulpito e punta del Libeccio. Un occhio di riguardo meritano il porto vecchio di Pianosa, l’imponente forte Teglia di epoca Napoleonica, i resti della Villa di Agrippa, oltre che due siti archeologici subacquei.


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