Sono tre vecchine ultrasettantenni all’apparenza innocue, grandi amiche e compagne d’avventura nella fase finale della vita che, però, riserva loro grate e meno grate sorprese. Nunzia è cattolica e superstiziosa. Sopporta la vita con il fratello alcolizzato e la sua unica gioia è la “dolce e perfetta” figlia, Betta. Wilma ha, anzi aveva, due figli: Juri, che è morto in un incidente motociclistico ed è la sua ossessione, e Melania, che invece vive fuori casa con alcuni fanatici di una setta e non sopporta la madre. Mafalda è la persona più tirchia e scaltra dell’universo e cura il marito Giorgio, malato di Alzheimer. Il lato oscuro delle tre donne coinvolge e travolge direttamente i loro vicini di casa, una coppia italo-senegalese: Carmela, ragazza irrequieta e sgarbata, e Bubi, il suo amante, convivente e complice originario dell’Africa.
Il cielo nebuloso e fosco delle Alpi Orobie si staglia di fronte a me e facilita il divagare della fantasia: mi sono ritrovato a Bologna, sono diventato un vicino di casa delle Sultane, le ho sentite litigare e fare la pace, le ho viste arrancare sulle scale, appesantite dal passato e dai chili di troppo, e ho incrociato gli altri condomini, i loro parenti, le loro terribili inquietudini e solitudini. Di ritorno dalle loro stanze riapro gli occhi e mi gusto la loro saggezza, prima che sia troppo tardi. “Diventi vecchio quando ti accorgi di non avere più forze per impedire che siano gli altri a scegliere per te”. “E’ questa la vecchiaia, il passaggio dalla dimensione dell’infinito alla gabbia del prevedibile”. Con amarezza sorrido, dimentico del tempo e dei suoi inganni.
Marilù Oliva è giunta al quinto romanzo. Dopo Repetita e la trilogia della Guerrera, eroina precaria della salsa a Bologna (¡Tú la pagarás!, finalista al Premio Scerbanenco, Fuego e Mala Suerte, vincitori del Premio Karibe Urbano per la diffusione della cultura latino-americana in Italia), ha curato l’antologia Nessuna più – 40 autori contro il femminicidio, in collaborazione con Telefono Rosa. Su CarmillaOnLine potete leggere l’incipit de Le Sultane (link).