Seguendo questa strada di compromesso, mi sono avventurato in una ricerca sulle superstizioni più diffuse nel mondo e ve ne do un assaggio. Ho scoperto che il nostro Paese è erroneamente ritenuto tra i più superstiziosi. In Europa, la Gran Bretagna è clamorosamente la più “credente” e, nelle Americhe, gli U.S.A. sono all’avanguardia.
Infine sono giunto ad un’altra conclusione: le interpretazioni contrapposte. Ovvero, su eventi simili, esistono, nel mondo, delle interpretazioni completamente diverse (segnale di sfortuna che diventa fortuna e viceversa) a seconda della latitudine.
Nell’incertezza di questa precaria verità anche io mi schiero dalla parte dei più e dico: ”Non e vero ma…”
Seguono gli “assaggi”.
Fotografare
In una cascina poco distante da Milano, stavo fotografando una splendida cavalla bianca affacciata sullo sportello del suo box-scuderia.
Con energia categorica, m’ha bloccato il proprietario dell’animale e sono rimasto sorpreso e frastornato perché, secondo me, non aveva motivazione alcuna. Ripresomi dal “trauma”, ho parlato con lo stalliere che m’ha detto una frase, secondo lui esauriente per spiegare l’episodio: “Il capo è… superstizioso!”
In seguito ad -approfondite ricerche- sono stato in grado di comprendere quell’episodio.
Fin dai tempi più antichi, il volto (animale) è stato sempre considerato come lo specchio dell’anima. Fotografarlo senza il consenso del “soggetto” significa tentare di “rubare” una parte di quell’anima. Questo è il motivo per cui, ancora oggi, in alcune parti del mondo, tanta gente non solo si nasconde riluttante di fronte ad una macchina fotografica, ma v’insegue con il randello se insistete a puntargli contro l’obiettivo.
Gli “stregoni” dicono che possedere la foto di una persona significhi poter esercitare dei malefici contro di essa.
Un’altra superstizione, simile alla precedente, dice di non strappare mai la foto di una creatura vivente perché si potrebbe causare qualche danno al soggetto raffigurato. Se proprio volete mettere un po’ d’ordine nell’archivio di famiglia, sappiate che è permesso bruciare le foto. Il fuoco è sempre stato considerato un elemento di divina origine, quindi purificatore.
Il Gatto
Gli Egizi lo veneravano come divinità. Il maschio simboleggiava il sole, la femmina la luna.
Ha sette vite (nove code per Dario Argento) perché anche l’uomo primitivo lo considerava come un indistruttibile porta-fortuna. Inoltre, il gatto ha, da sempre, una reale indiscutibile resistenza fisica.
Solo in Italia e negli USA, il gatto nero che attraversa la strada è considerato presagio di sfortuna.
Paradossalmente, nel resto del mondo è considerato come presagio di grandi felicità. In ambedue le interpretazioni, il felino deve essere totalmente nero, una sola macchiolina toglie qualsiasi “effetto”. Quindi consiglio d’inseguire sempre il felino per accertarsi dell’integrità o meno del suo colore.
La superstizione che il gatto nero sia super felice nasce in tempi remoti. Come accennato sopra, Gli egizi adoravano la dea Bat che era simboleggiata proprio da una splendida grande gatta tutta assolutamente nera, insomma una vera “Battona”.
Per contro, in gran parte del mondo (soprattutto anglosassone) è il gatto bianco ad essere visto con circospezione. I gatti di più colori o grigi, oltre a quelli di razza, sono i meno perseguitati.
Se vi entra in casa un gatto rigato è un buon presagio. Ma non fatevi troppe illusioni, perché in alcune parti del mondo c’è un motto che si può tranquillamente tradurre cosi: “Gatto rigato, gatto sfigato!” Se un gatto si siede con le spalle verso il fuoco…arriva la tempesta. Se starnutisce, piove.
Nel Wisconsin, il gatto che si lava sulla soglia di casa, preannuncia la visita di un prete. Non chiedetemi per quale motivo!
Comunque, la superstizione di tutto il mondo sancisce, come “benefica” una “leggera” toccatina agli organi genitali maschili. Esagerare…irrita!
Il Sole
E’ sempre stato il simbolo della massima divinità. La luce che illumina “nutre” e fa vivere gli esseri umani e tutte le altre creature.
Fare dei gesti offensivi contro la divinità non è mai stato di buon auspicio. Ecco perché, fin dagli antichi Egizi, puntare l’indice contro il sole non era un gesto gradito da Horus.
Il sole bacia i belli, brilla solo sui giusti, rende felice la sposa se ne è illuminata. Quest’ultimo detto contrasta con il famoso: ”Sposa bagnata sposa fortunata!” Tuttavia sono davvero molti i poteri da sempre riconosciuti all’astro supremo. I guai cominciano quando non mostra la sua faccia.
Le eclissi di sole sono, da sempre, considerate foriere di sventure. Le spiegazioni di questa superstizione sono molto difficili, perché ci troviamo di fronte ad un caso -molto frequente- nel quale l’astronomia s’incrocia con l’astrologia, “condita” con un pizzico di superstizione.
Sugli influssi, benefici o meno, del sole, i Canadesi sentenziano: “Chi nasce all’alba vede il sole”, quindi sarà sempre illuminato dall’intelligenza “Chi nasce al tramonto vedrà le tenebre”, quindi sarà sempre un po’ lento e… tardo.
Rifiuto di riferire l’apprezzamento per gli sfortunati che nascono nel mezzo della notte!
La Nebbia
Non appena è scesa la nebbia, in una zona bassa dello stato di New York, ho sentito una specie di filastrocca. La traduzione è approssimativa ma sostanzialmente dice questo: “Nebbia al mattino, porta acqua al mulino. Nebbia sulla brughiera porta presto primavera”.
Il mulino ebbe tanta acqua perché erano le 10 del mattino!
La Pioggia
Dove scarseggia, si fanno dei riti propiziatori pur di poterne avere anche solo alcune gocce. Nei Paesi del Nord Europa, dove la pioggia è quasi sempre presente, per farla cessare si praticano riti altrettanto pittoreschi.
Si dice che il miglior auspicio per far smettere la pioggia battente sia quello di mandare il figlio primogenito, completamente nudo ed a testa in giù, sotto l’acqua. Tuttavia, è opportuno ricordare che nei paesi nordici si beve molta acqua…”vite”.
Più tranquilla è la canzoncina che i bambini nordici intonano contro la pioggia: “Vattene via, torna quando fa il bucato mamma mia!” E’ un po’ come la storia del serpente che si mangia la coda, perché le donne nordiche amano fare il “bucato” all’aperto, quindi quando non piove.
Molti presagi di pioggia sono attribuiti al comportamento anomalo di alcuni animali. In modo particolare al volo degli uccelli quando è radente il suolo. Tuttavia, anche gli uomini hanno un barometro che, oggi, persino la scienza riconosce come tale: il male ai calli e i dolori reumatici.
Infine c’e una “profezia” irlandese molto curiosa. Se piove il 15 luglio, continuerà a farlo per 40 giorni. Secondo il calendario irlandese, il 15 luglio e San Swithin.
La storia narra che quando i monaci hanno cercato di disseppellire questo santo da sotto il portale della cattedrale di Winchester (luogo voluto dal santo stesso), per traslocarlo in un sito più degnamente irlandese, piovve per 40 giorni consecutivi, senza interruzione, dal 15 luglio, giorno in cui ebbe inizio la rimozione. I monaci desistettero dall’opera perché si convinsero che non era opportuno sfidare oltre le ultime volontà del santo.
Mi auguro che la vostra pioggia sia finita, altrimenti…datevi una regolata! In Italia, per questo, non ci sono antidoti, ma solo il famoso detto: “Piove? Governo…”
Alberto Nacci
Illustrazioni tratte dal web e dall’archivio fotografico di Alberto Nacci