A tutti sarà capitato di vedere Mr Smith va a Washington e di tifare per il deputato onesto che si batte contro una legge corrotta attraverso una maratona oratoria massacrante cercando di resistere alla stanchezza e al sonno. Bene, quello è ciò che si chiama filibustering, ostruzionismo in italiano, che nella matura democrazia americana a cui i bipolaristi fanno continuo riferimento senza minimamente fare la fatica di conoscerla, ha un preciso riconoscimento e una funzione democratica.
Ma per la presidenta della Camera, assai più esperta nella compravendita di chiesette nel Marchigiano, tutto questo sarebbe fascismo. Cosa smentita non solo dalle “democrazie mature”, ma anche dall’oceanico entusiasmo con il quale è stata accolta la sua tagliola da tutta le destre autoritarie e parafasciste, felici del decisionismo contro i populisti (da che pulpito) che rischiano di turbare l’ordine costituito. E forse ingolositi dalle prebende che si attendono dagli accordi elettorali anche se sono 4 gatti. Proprio quelli che sputacchiano sui discorsi di genere, anche quelli seri e non le sgangherate giustificazioni di generone con la cui la matrona in progress tenta di giustificare il suo appoggio all’operazione Bankitalia e in futuro al porcellum 2.
Probabilmente lei, la terza carica dello Stato, non sa che in Usa per garantire ai senatori libertà di azione in una assemblea bipolare, l’ostruzionismo è regolamentato e in un certo senso facilitato: infatti l’assemblea può interrompere il dibattito portato avanti da uno o più senatori, ma non a maggioranza semplice, bensì con i 3/5 dell’assemblea, in pratica da 60 senatori su 100. In questo modo, visto che le forze di repubblicani e democratici sono numericamente molto vicine (le democrazie mature, al contrario delle oligarchie nascenti, disprezzano i premi di maggioranza), leggi discutibili hanno poca probabilità di passare, mentre invece provvedimenti che raccolgono un’ampia maggioranza non hanno problemi. La cosa è così radicata che ormai il filibustering, al contrario dei tempi di Mr Smith, non è più realmente praticato, ma solo annunciato portando così al ritiro di un provvedimento o al rinvio della discussione.
Certo questo può anche allungare i tempi per ottime leggi – vedi la riforma della sanità – ma ha il grande vantaggio di cassarne altri pessimi e soprattutto di rispettare nei limiti del possibile, il valore di rappresentanza. Insomma in una democrazia matura, anzi proprio in quella a cui fanno finta di ispirarsi gli avanzi di politica che ci ritroviamo, gli oligarchi e le beghine del potere, non solo l’ostruzionismo non ha nulla di strano (viene praticato anche 100 volte in un biennio), ma ha una sua funzione centrale per garantire un’argine contro le tentazioni e le arroganze di casta che finiscono per mettere fuori gioco gli elettori.
Decisamente la signora Boldrini non va a Washington e per il resto mi riservo opportuni suggerimenti di viaggio, visto che ormai ogni pelosa carità di patria è di fatto un tradimento.