Contrariamente a quanto affermato dalla stampa kemal-leghista, anche durante la presidenza di turno esercitata dalla Repubblica di Cipro i negoziati per l’adesione della Turchia all’Unione europea sono proseguiti – ancorché molto a rilento (la Turchia ha boicottato gli eventi della presidenza, i negoziati avvengono con la Commissione – in cui non sono rappresentati gli stati ma degli individui – e non ha mai avuto intenzione di interromperli o congelarli).
Il ministro per gli affari europei, Egemen Bağış, proprio qualche giorno fa era a Strasburgo per incontrare il commissario all’allargamento Štefan Füle: si è parlato di come dare nuovo slancio ai negoziati nel 2013 sotto l’impulso della presidenza di turno irlandese, è stata annunciata la presentazione da parte comunitaria di una road map per la liberalizzazione dei visti d’ingresso per i cittadini turchi (uno dei temi più spinosi e dibattuti in Turchia: che parla giustamente di discriminazioni). Ma il ministro turco è anche andato al di là della comunicazione verbale: e ha sfoggiato una cravatta con delle tartarughe (nella foto purtroppo non si vedono) come forma di protesta per la lentezza dei negoziati a causa dei veti della Repubblica di Cipro, della Francia e dell’Ue stessa.
40.980141 29.082270