I cambiamenti nel Napoli si sono visti sotto la gestione Benitez ma come sempre i tifosi si possono dividere in due categorie: gli eterni insoddisfatti e gli ottimisti. Fra le tante critiche e le tante chiacchiere che si fanno sul Napoli ciò che, giustamente, evidenzia Tuttonapoli.net sono tre domande, le tre più importanti che attualmente interessano il pubblico partenopeo: il tesoretto, Gonalons ma soprattutto il caso Cannavaro. Parlare di Napoli, e del Napoli, in questo momento è come prendere la parola al centro di una sala ed attendersi comunque contestazioni. Perchè, è la nostra natura, siamo abituati a dividerci in schieramenti. In quelli sempre contenti e, purtroppo, in quelli sempre scontenti. Quelli che contestano e protestano a prescindere. Per partito preso. Quelli che – giusto per capirci ed usare un linguaggio tanto in voga nelle strade della città – “De Laurentiis caccia i soldi” e quelli che arrivano anche a fare i conti in tasca al patron, alla Filmauro ed alle sue società, Eccessi tutti partenopei, fuoriluogo considerando i traguardi sempre più ambiziosi di questo Napoli. Detto ciò, premessa necessaria, qualche domanda al presidente in un momento così delicato verrebbe da farla. Non per innestare polemiche. Con l’intento opposto: fare chiarezza. I viaggi in America non lo hanno certo distolto dalle questioni di casa azzurra, ma un senso di abbandono è avvertito dalla tifoseria. Si attendono risposte a tanti interrogativi. Tra questi… Il tesoretto della discordia. Il presidente aveva annunciato nei mesi precedenti di aver pronti 50 milioni da investire sul mercato di gennaio. I tifosi, che hanno memoria buona, hanno atteso con ansia l’arrivo di gennaio con calcolatrice alla mano. Manco fossero i commercialisti del presidente. Situazione gestita male, sulla quale il presidente sarebbe dovuto intervenire in queste settimane. Fissare gli obiettivi, spiegare – magari – che non sempre se hai i soldi le contingente del mercato di gennaio ti portano a raggiungere tutti i tuoi obiettivi. E, fattore principale, c’è unità di intenti su come investire questi soldi? Il caso Antonelli, esterno del Genoa bloccato dalla società e bocciato da Benitez, sembrerebbe lasciare qualche perplessità sul tema. Maggiore riservatezza e meno clamore sono le basi per chi vuole muoversi al meglio tra i meandri del calciomercato. Ecco perchè il patron dovrebbe far sentire la sua voce in questa fase. La beffa Gonalons. Chiaro, chiarissimo. Il Napoli è rimasto spiazzato dal comportamento del Lione. Il centrocampista francese era l’uomo che Rafa Benitez aveva indicato come desiderio – nemmeno nascosto – di gennaio. Tutto fatto. Sembrava. Ed invece sappiamo come andata. Una storia che, dalle ultime voci, non sembra ancora chiusa. Agli addetti ai lavoro non resta che attendere, ma una premessa è necessaria: che l’affare Gonalons non sia un alibi. Una società ambiziosa ed organizzata non può farsi trovare impreparata a dinamiche ben note nel calciomercato. Anche in questo caso una posizione forte del patron avrebbe trasmesso maggiore sicurezza all’ambiente. Il pasticcio Cannavaro. Ci sono modi e modi per chiudere una storia d’amore. E ci sono società e società per gestire questo tipo di situazioni. La vicenda Paolo Cannavaro resterà una macchia in questa prima parte di stagione azzurra. Il capitano finito ai margini, anche oltre, senza che ad oggi si sia ancora trovata una soluzione. La scelta tecnica di Benitez non può essere messa in discussione. Quello che si può – e si deve per onestà intellettuale – è il comportamento successivo della società. Alla apertura del mercato definire la questione doveva essere una priorità. Ed invece, ad oggi, ancora nulla. Che senso ha? Perchè rischiare di portarsi dietro una situazione scomoda fino a giugno? Perchè De Laurentiis non è intervenuto a fare luce su una questione così fastidiosa?. Per la risposta agli interrogativi attendiamo che il presidente prenda parola. Il tempo scorre inesorabile, il mercato attende risposte importanti da parte del Napoli. Le rivali si sono mosse con tempismo ed intelligenza. Il tempismo al Napoli è già mancato…