Tra sei giorni (il 24 febbraio) uscirà Lorenzo 2015 CC, l’atteso nuovo album di Jovanotti, che molti continuano imperterriti a chiamare JovaNNotti. Atteso da chi? Sicuramente da me, ma anche da moltissima altra gente. Negli ultimi anni, infatti, la popolarità di Lorenzo Cherubini è cresciuta sempre di più, diventando più trasversale che mai. Se non vi piace Jovanotti non fa nulla (però evitate di rivolgermi la parola d’ora in avanti), anche se credo che dobbiamo riconoscere all’artista il continuo coraggio nell’innovare e nel reinventarsi, qualità che l’hanno reso un cantante (l’unico?) italiano oggi in grado di proporre musica sempre nuova e all’avanguardia. Ligabue e Vasco, mi leggete?
Quale migliore occasione, dunque, per stilare una top 10 canzoni di Lorenzo Jovanotti?
10) La notte dei desideri (Ora – 2011)
Quarto singolo estratto da Ora (album pazzesco, ndr), il giorno di San Lorenzo sta sulle bacheche di Facebook come ci sta Wake Me Up When September Ends il 1 settembre. Al netto di questa simpatica analogia, si tratta di un pezzo fresco che parla della forza del desiderio in grado di fare qualsiasi cosa. Esattamente come ormai Jovanotti è in grado di fare qualsiasi cosa dal punto di vista musicale.
Vedo Cristoforo Colombo il marinaio
È arrivato il mio momento per partire
Cosa pensa il trapezista mentre vola
Non ci pensa mica a come va a finire
9) Sabato (Lorenzo 2015 CC – 2014)
Sabato, il primo singolo estratto da Lorenzo 2015 CC, è entrato dritto dritto nella mia top 10. I motivi sono tanti. Come sempre, con questa canzone è riuscito a spiazzarmi, proponendo qualcosa di completamente nuovo e diverso da quanto abbiamo sentito nei suoi lavori precedenti. Sabato ha anche un altro grandissimo pregio: riuscire a costruire un’atmosfera malinconica che racconta meglio di qualsiasi saggio i tempi di crisi che viviamo. (E con un video geniale con Gaia di X Factor).
Sabato sabato
È sempre sabato
Anche di lunedì sera
È sempre sabato sera
quando non si lavora
Vorrei che ritornasse presto
un altro lunedì
8) Mi fido di te (Buon Sangue – 2005)
Fidarsi delle persone: la cosa più difficile al mondo. Ecco, questa è una delle canzoni che più mi emoziona proprio perché racconta qualcosa che non riesco ad essere. “Che cosa sei disposto a perdere?” Forse il problema di molti è l’aver paura di perdere.
la vertigine non è
paura di cadere
ma voglia di volare
7) La linea d’ombra (Lorenzo 1997 – L’albero – 1997)
Più che una canzone una poesia. Ispirata all’omonimo romanzo di Joseph Conrad, è un testo introspettivo che parla del crescere, della necessità di fare scelte e di assumersi delle responsabilità aka quando si diventa grandi. La traccia è inclusa nell’album L’albero, nato nel periodo in cui Jovanotti se la sentiva sciamano dell’Africa Centrale.
E quando passerà il monsone dirò “levate l’ancora
diritta avanti tutta questa è la rotta questa è la direzione
questa è la decisione.”
6) L’ombelico del mondo (Lorenzo 90-95 – 1995)
Musicalmente una bomba. Un’esplosione di suoni e culture racchiusa in 4 minuti e 19 secondi di canzone. A partire dal fischio d’inizio si vive un crescendo di ritmo che rende difficile stare seduti senza saltare e ballare come matti fino al triplice fischio finale. E anche oltre.
Questo è l’ombelico del mondo
è qui che nasce l’energia
centro nevralgico del nuovo mondo
da qui che parte ogni nuova via
dalle province del grande impero
sento una voce che si sta alzando
questo è l’ombelico del mondo
e noi stiamo già ballando
5) Chissà se stai dormendo (Lorenzo 1992 – 1992)
Secondo il mio modestissimo parere è una delle più belle canzoni d’amore scritte da Lorenzo prima di diventare grande (insieme a Scappa con me, che è stata fino all’ultimo in ballottaggio per entrare in questa classifica). Si parla del diventare maggiorenni, quel passaggio vissuto da tutti come importante anche se in realtà
sei maggiorenne oggi eh
e che cosa è cambiato?
Che puoi firmare le giustificazioni
quando avrai “bigiato”
4) Ragazzo fortunato (Lorenzo 1992 – 1992)
Tutta l’allegria e la positività di Jovanotti si concentrano in questa canzone, che è una celebrazione delle cose belle che sono capitate al Lorenzo artista, ma anche e soprattutto al Lorenzo uomo. Un pezzo che mi mette così tanto di buon umore che riesco anche a passare sopra quel orrendo
perché non c’è niente CHE ho bisogno.
3) Tensione evolutiva (Backup – Lorenzo 1987-2012 – 2012)
Nel 2012 Jovanotti raggiunge un’altra importante tappa nella sua carriera: 25 anni di musica celebrati con una grande festa negli stadi. Uno spettacolo davvero incredibile e travolgente, esattamente come questo inedito, primo singolo estratto dalla sua seconda raccolta di successi. Una bomba dance (e anche un po’ dubstep) che ancora una volta dimostra la capacità di innovare e sperimentare che si unisce a testi mai scontati e banali. La filosofia di Lorenzo, la sua continua ricerca e curiosità musicale racchiusa in questa strofa:
eppure ho questo vuoto tra lo stomaco e la gola
voragine incolmabile
tensione evolutiva
2) Fango (Safari – 2007)
Fango è stato il singolo che ha anticipato l’uscita di Safari, uno degli album più pazzeschi di Lorenzo. Il testo è davvero eccezionale e ha vinto il Premio Mogol (l’ha vinto anche Luca era gay di Povia, quindi vabbè), ma la sua profondità tocca le corde delle anime più fredde, tipo la mia, per la commovente dedica al fratello da poco scomparso in un incidente aereo. Io nella mia piccola stanzina nel campus della York University di Toronto piangevo lacrime che nemmeno l’altra sera a Sanremo con Sammy.
Ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri dice “è tutto intorno a te”
ma ti guardi intorno e invece non c’è niente
1) Gente della notte (Giovani Giovanotti – 1991)
Questa canzone rappresenta, dal mio punto di vista, la vera svolta nella carriera di Jovanotti. È il brano che per la prima volta ha dimostrato che Lorenzo poteva essere qualcosa di più di quel ragazzo che faceva Gimme Five e vestiva un po’ come il Principe di Bel Air. Una canzone autobiografica che racconta così bene il mondo della notte che, anche se eseguita oggi con 50 anni sulle spalle, rimane attualissima e racconta al meglio chi è Lorenzo.
Di notte le parole scorrono più lente, però è molto più facile parlare con la gente. Conoscere le storie, ognuna originale, scoprire che nel mondo nessuno è normale.
Ma anche:
Mi chiamo Jovanotti, faccio il deejay, non vado mai a dormire prima delle sei.
Se non l’aveste ancora capito, Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti è il mio artista italiano preferito e gli voglio bene davvero, anche se non lo conosco (ma ho toccato più volte la sua mano in concerto. Mano mai lavata da allora).