Torre Miggiano- Santa Cesarea Terme
Le Torri Costiere nel Salento situate sulla costa e sulla spiaggia si rincorrono sulle alte scogliere da Otranto a Santa Maria di Leuca, sono adagiate sul basso e sabioso litorale ionico da da Ugento a Nardò ritornando poi da San Cataldo agli Alimini
Le Torri Costiere fortificate di avvistamento e di difesa furono costruite per l'eccezionale impegno degli spagnoli: Carlo V, Don Pedro Giron e sopratutto Don Parafan de Ribera che vara un piano organico di fortificazioni per contrastare la minaccia dei saraceni dopo il sacco di Otranto a partire dal 1500 d.C.
Ma costruire in ogni parte di costa una Torre è un'impresa economica molto gravosa che nessun impero può portare a termine molto facilmente, così nasce un grande compromesso, il privato che acquista o costruisce una Torre viene nominato " Capitano di torre" costui si occupava della difesa e veniva denominato "sopraguardia" al sopraguardia dovevano obbedire i "cavallari" coloro che erano destinati alla difesa delle torri circostanti.
Possiamo immaginare alla vita del "Capitano di Torre" mentre scruta giorno e notte il mare per dare l'allarme, poteva sicuramente rilassarsi un pò durante le forti mareggiate mentre era impaurito e preoccupato nei giorni di mare calmo.
Esse erano costruite in modo da permettere la comunicazione con le torri più vicine che a loro volta comunicavano con le altre tramite con un passa parola continuo, tramite segnali luminosi, spesso di fumo, per segnalare eventuali pericoli provenienti dal mare, la loro ubicazione veniva scelta in modo da avere la migliore visibilità anche verso l'orizzonte in modo da avere più tempo per segnalare il pericolo e dare l'allarme.
marina di Andrano zona Grotta Verde, si nota sullo sfondo dietro alla roulotte bianca
la cisterna della Torre di Andrano, cioè la base rimasta dell'antica torre
Per come sono collocate, queste fortificazioni segnano punti di riferimento per i naviganti, redndono riconoscibili i luoghi oltre che dare un'atmosfera particolare al nostro territorio, dal censimento del 1749 risulta che le torri costiere erano moltissime, oggi sono un pò di meno, alcune sono andate completamente distrutte, altre ridotte a cumuli di pietre ma c'è ne sono tantissime in ottimo stato e alcune sono state di recente restaurate
Santa Cesarea Terme si nota Torre Miggiano e l'altra Torre sul promontorio
Partendo dal nord dalle marine di Lecce troviamo Torre Specchiolla, Torre Rinalda, Torre Veneri, Torre Chianca, Torre San Cataldo
Nella zona delle marine di Melendugno troviamo Torre Specchia Ruggeri, Torre San Foca, Torre Roca Vecchia e Torre dell'Orso
Torre Minervino sulla litoranea Otranto-Santa Cesarea Terme
Seguono le Torri di Otranto Torre Sant'Andrea, Torre Fiumicelli, Torre Santo Stefano, Torre del Serpe, Torre dell'Orte, Torre Sant' Emiliano.
Sulla litoranea Santa Cesarea - Castro si rincorrono Torre Minervino, Torre Monte Saraceno, Torre Miggiano, Torre di Castro
marina di Andrano in alto si vede Torre del Sasso
Seguono Torre di Diso ( quasi completamente crollata) e Torre Lupo sulla marina di Marittima, Torre di Andrano ( rimasta solo la cisterna della Torre)
Torre del Lupo marina di Marittima sullo sfondo Castro marina
Proseguendo verso Santa Maria di Leuca troviamo Torre del Sasso sulla marina di Tricase, Torre Palane, Torre Naspre, Torre di Specchia Grande, Torre di Riccio, Torre di Novaglie e Torre dell'Ominimorti
Da Leuca verso Ugento troviamo Torre di Marchiello, Torre San Gregorio, Torre Vado, Torre Pali, Torre Mozza, Torre San Giovanni
Sulla litoranea Gallipoli-Nardò troviamo Torre Suda, Torre del Pizzo, Torre San Giovanni della pedata, Torre Sabea, Torre dell'Alto Lido, Torre del Fiume, Torre Santa Maria al Bagno, Torre Santa Caterina, Torre dell'Alto, Torre dell'Uluzzo, Torre dell'Inserraglio
Da Porto Cesareo a San Pietro in Bevagna troviamo Torre Sant'Isidoro, Torre Squillace, Torre Porto Cesareo, Torre Chianca, Torre Lapillo, Torre Castiglione, Torre Colimena, Torre Saline, Torre Barraco, Torre dei Molini, Torre di San Pietro in Bevagna
Per la costruzione delle Torri Costiere il costruttore doveva usare solo acqua dolce e non acqua di mare che era la prima causa del facile deterioramento della costruzione, poteva cavare le pietre nel luogo più vicino o più vantaggioso per lui, la torre doveva avere un piano solido fondazione in genere un banco roccioso oppure in caso di terreno senza roccia un piano rinforzato con malta e pali
bibliografia - Coste del Salento- di Elio Paiano e Mario Cazzato (congedo editore)
Torre dell'Orso marina di Melendugno
Torre di Diso quasi completamente distrutta e nascosta tra la vegetazione