“Le torri del tempo”: di Marco Bizzarri e Paola Pardini

01922 Le torri del tempo: di Marco Bizzarri e Paola Pardini

Le torri del tempo

di Marco Bizzarri e Paola Pardini

Svegliarsi, svolgere la propria attività lavorativa, preparare i pasti e mangiare, organizzare una vita sociale; tutte situazioni ed attività che diamo quotidianamente per scontate sono state invece oggetto di conquista lungo i secoli e i millenni della storia umana.

La necessità di creare un sistema organizzato per scandire il tempo che ineffabilmente scorre fu una delle conquiste più ambite dalle civiltà umane dotate di elevato grado di sviluppo; basandosi su precisi e ripetitivi fenomeni astronomici furono in grado di misurare il tempo e dargli un ordine e un senso logico.

Vennero creati così molti meccanismi ed escogitati i sistemi più vari per procedere alla misurazione del tempo, dalle clessidre alle meridiane, fino a giungere alle realizzazione di precisi meccanismi meccanici o digitali per segnare l’ora.

Oggi basta girare il polso e leggere il display del nostro orologio o magari sfiorare lo schermo sensibile al tocco del nostro fiammante smartphone per conoscere con estrema precisione e in un istante l’ora esatta.

Un tempo questa concezione personale del tempo non era presente e ogni città aveva un suo gigante di pietra che dall’alto della sua possente presenza determinava l’ora di alzarsi, di dedicarsi al lavoro, al ristoro o al riposo dell’intera comunità, donando alla stessa un senso di tranquillità e di sicurezza fatto di scansioni temporali certe e misurabili.