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Le Tre Parole più Difficili da Dire

Creato il 11 ottobre 2012 da Ida Vitalibera @ida_vitalibera
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Le parole sono il mezzo più semplice e diretto che ogni giorno usiamo per esprimere i nostri sentimenti, i pensieri, le idee, le emozioni e tutto ciò che vogliamo comunicare agli altri; ci sono parole che hanno un impatto emotivo molto forte, che sono capaci di influenzare sia l’atteggiamento che lo stato d’animo di una persona e che  possono rendere la giornata (o la vita) più bella, o avere il potere di rovinare tutto nell’attimo in cui vengono pronunciate.

L’armonia nelle relazioni con le persone che ci circondano è data anche dalle parole che usiamo per comunicare con loro; le parole, dunque, hanno un’enorme importanza nella comunicazione e per questo è necessario dare loro la giusta attenzione ed il giusto valore che meritano.

Leggevo l’altro giorno una simpatica frase che diceva: “Le parole più difficili da dire sono: prestidigitazione, ineleggibilità, feninilanina, desossiribonucleico e scusa”. Questo vuol dire solo una cosa: aldilà della difficoltà fonetica nell’articolare alcuni vocaboli, ci sono parole semplici come “scusa” che qualcuno trova faticoso pronunciare.

A proposito di questo, oggi vorrei parlare di tre parole, apparentemente semplici, che però hanno un effetto molto forte e forse, anche per questo, vengono utilizzate davvero poco.

Le tre parole più difficili da dire:

Scusami/Perdonami

Scusarsi quando ci si rende conto di aver sbagliato non è un reato. Spesso però si evita di farlo perché il nostro ego è troppo forte e non vuole essere calpestato o sminuito, così si finisce per farsi prendere dalla rabbia piuttosto che ammettere di aver commesso un errore e di esprimere il nostro dispiacere per questo.

Chiedere scusa riflette la capacità di comprendere il punto di vista dell’altro e di entrare in empatia con i suoi sentimenti ma anche il desiderio di mantenere un rapporto positivo e pacifico, senza farsi dominare dall’arroganza e dall’orgoglio. La maggior parte dei rapporti, infatti, vengono compromessi proprio perché la parte che è nel torto, sopraffatta dall’ego, non riesce ad ammettere i propri errori, e così anche le relazioni più belle e durature finiscono per essere rovinate da un motivo banale.

Le scuse, in alcuni casi, possono essere il gesto più nobile che un uomo possa fare; inoltre esprimere il proprio rammarico per un’azione sbagliata del passato ha un effetto decisamente molto positivo per il futuro perché ci libera da quei sentimenti negativi come rancore, collera e astio che danneggiano non solo un legame ma anche il nostro equilibrio emotivo e per questo non ci fanno vivere serenamente.

Prendetevi la libertà di chiedere perdono quando sbagliate, chiedere scusa è una decisione consapevole, mai imposta, che deve partire da voi stessi e fatta con assoluta sincerità. Pensate ad una persona con cui avete rotto ogni rapporto a causa di un litigio o di un’incomprensione, chiedetevi se la colpa di questa rottura è stata interamente dell’altra persona o se forse anche voi avete sbagliato in qualcosa. Chiedetegli scusa per gli eventuali errori commessi da parte vostra, senza il timore di apparire vulnerabili, sbagliare è una cosa lecita e del tutto umana ed ammetterlo è un grande gesto di libertà, saggezza ed intelligenza.

Grazie

La parola grazie è una parola molto diffusa nel vocabolario comune, è sinonimo di educazione e di attenzione e la utilizziamo spesso come risposta “automatica” quando ci viene fatto un complimento, un regalo o un qualsiasi gesto di gentilezza. Alle persone fa piacere essere ringraziate per qualsiasi cosa perché in tutti c’è il bisogno di sentirsi importanti ed utili in qualche modo. Ma il “grazie” che ha più valore è quello che viene pronunciato quando dietro non c’è un motivo apparente che lo giustifichi.

Ringraziare una persona per la sua semplice presenza, è di certo un atto di gratitudine che non passa indifferente. Molto spesso diamo troppe cose per scontato e ci dimentichiamo di essere riconoscenti nei confronti delle persone che fanno parte della nostra vita. Cominciamo ad esprimere la nostra gratitudine ed il nostro apprezzamento alle persone più care senza avere paura di dirgli “grazie” per dimostrargli quanto la loro presenza è importante per noi.

La pratica della gratitudine, inoltre, dovrebbe essere parte integrante della nostra quotidianità: alzarsi al mattino e dire “grazie” per questo nuovo giorno che ci è stato concesso, grazie perché anche oggi abbiamo la possibilità di continuare questo cammino che si chiama Vita e grazie soprattutto perché ciò che riceviamo ogni giorno è molto di più rispetto a ciò che offriamo.

Ci sarebbero davvero migliaia di cose di cui essere grati ogni giorno, quindi cominciamo a dire grazie per queste cose e non continuiamo a vedere solo quelle su cui abbiamo qualcosa da lamentarci.

Ti Amo

E’ la parola con il più alto impatto emotivo, che porta con sè una forza positiva notevole, ma per molte persone è anche la più difficile da pronunciare.

Eppure l’amore è il più nobile dei sentimenti: cosa c’è di più bello che amare il prossimo?

Perché allora si ha così paura nell’esternarlo con le parole? Perché non dobbiamo far sapere alle persone quanto le amiamo?

L’espressione “ti amo” viene quasi sempre associata alla relazione di coppia, ma l’amore è un sentimento universale che si estende anche ai famigliari, agli amici, agli animali. L’amore e le sensazioni che questo sentimento suscita sono talmente meravigliose che non vale la pena tenersele per sé, eppure ci sono persone che si vergognano nell’esternare queste emozioni, forse perché temono di apparire vulnerabili, troppo sentimentalisti o sdolcinati oppure di non essere ricambiati allo stesso modo. In un certo senso dire “ti amo” è come spogliarsi, è una sorta di nudità emozionale in cui i nostri sentimenti vengono tirati fuori e messi alla mercé del giudizio altrui, ed è anche per questa ragione che si ha difficoltà nel pronunciare queste due parole.

La società di certo contribuisce ad istaurare questi pregiudizi, la parola “ti amo” diventa sinonimo di debolezza ed è come se fosse quasi un tabù, qualcosa da evitare, che può creare imbarazzo e disagio. Gli stessi genitori non riescono a dire ai propri figli quanto bene e amore provano per loro e così anche i figli, da adulti, avranno difficoltà ad esternare queste emozioni. Questa catena non si spezzerà mai se non siamo noi i primi ad intervenire.

L’amore, che porta con sé ammirazione, rispetto e stima, richiede coraggio nell’essere esternato, dire ti amo/ ti voglio bene ad un amico o ad un genitore potrebbe risultare per alcuni un gesto troppo audace,  ma è di certo un’azione positiva, e come tutte le azioni positive non potranno mai produrre un danno, al contrario, le conseguenze e le ricompense che ne derivano vi renderanno sorprendentemente felici.

Quali sono per voi le parole più difficili da dire? E perché?


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