- un operaio specializzato (con una retribuzione lorda annua pari a poco più di 20.000 euro), quest’anno porterà a casa una tredicesima pari a 1.197 euro netti: 21 euro nominali in più rispetto alla tredicesima percepita nel 2010. Se, però, teniamo conto dell’andamento dell’inflazione (+2,6%) e degli aumenti contrattuali (+1,8%) registrati quest’anno, la tredicesima del 2011 si riduce di 10 euro.
- Un impiegato o un dipendente con una retribuzione lorda annua pari a poco meno di 24.700 euro, la tredicesima di quest’anno sarà di 1.361 euro netti: 23 euro nominali in più rispetto al 2010. Se anche in questo caso teniamo conto dell’andamento dell’inflazione e degli aumenti contrattuali avvenuti nel 2011, rispetto l’anno scorso il nostro impiegato “perde” 12 euro.
- Chi invece ha un reddito complessivo di poco superiore ai 48.500 euro, la tredicesima mensilità di quest’anno toccherà i 2.496 euro netti, 38 euro nominali in più rispetto a quella percepita un anno fa. Tenuto conto dell’andamento dell’inflazione e degli aumenti retributivi verificatisi quest’anno, la perdita di potere d’acquisto registrato nel 2011 sarà pari a 25 euro.
Per Bortolussi inoltre “sarebbe un segnale di fiducia molto importante se il Governo adottasse un provvedimento di detassazione completa, o anche parziale, delle tredicesime dei lavoratori dipendenti con redditi inferiori ai 30/35.000 euro. Credo che l’introduzione di questa misura riscuoterebbe il consenso di tutte le forze politiche e sociali e anche di coloro che dovrebbero farsi carico delle spese di copertura”.
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