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Orrore a Pavia-Morta la donna segregata in casa

Creato il 28 gennaio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

E’ morta questa mattina all’alba la donna di 55 anni, Laura Carla Lodola, che era stata soccorsa ieri dai medici che l’avevano ritrovata in condizioni di degrado incredibili. Allertati dal convivente, Antonio Calandrini, preoccupato dal fatto che la compagna non parlasse e non rispondesse più, i soccorritori si sono trovati di fronte una scena da film horror: la donna era letteralmente ridotta ad uno scheletro, tanto da pesare poco più di 15 chili, ricoperta da terribili piaghe su tutto il corpo ed in condizioni igieniche e sanitarie inesistenti. Poi la corsa all’ospedale, dove gli infermieri l’hanno lavata, le hanno tagliato i capelli che arrivavano sin sotto i piedi, l’hanno alimentata e hanno provato a prestare primo soccorso alle piaghe, inutilmente però. Questa mattina alle 4.30 il decesso, troppo disperate le condizioni della donna per poter pensare di salvarla.
In realtà era da anni che i vicini erano in continuo allarme per le continue urla che provenivano dall’appartamento “Nelle ultime settimane le urla dietro quella porta si facevano sempre più frequenti. E’ una vicenda terribile per tutti noi che abitiamo qui. Sono anni che sentivamo urla tremende – continua il racconto dell’inquilina – e due volte erano anche intervenuti carabinieri e polizia. Erano entrati in casa, avevano parlato con loro, li avevano calmati ed erano andati via. Ma i litigi e le urla erano continuate: sentivamo quasi sempre la voce di una donna.”
Il compagno è stato arrestato con l’accusa di abbandono di incapace, ma continua a difendersi sostenendo che fosse la Lodola stessa a non voler mangiare, a rifiutare le cure e a non voler essere visitata da un medico. E infatti erano anni che nessun funzionario sanitario o nessuna persona in grado di rendersi conto delle sue gravissime condizioni visitava la donna, la quale è rimasta per anni segregata in casa e alla mercé del convivente che solo all’ultimo si è reso conto di aver bisogno di aiuto. Nemmeno i familiari, i fratelli Antonella e Roberto, vedevano o avevano notizie da Lara Carla da diversi anni, ed è a questo punto probabile che la donna sia rimasta perennemente a letto (trovato sudicio e in stato di abbandono) per tutto questo tempo.
Per il momento Calandrini rimane in carcere e gli investigatori continuano ad interrogare vicini e familiari per fare luce sulla terribile vicenda.

Tags:15,antonio calandrini,Casa,chili,degrado,laura carla lodola,mummia,pavia,scheletro Next post

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