chiamato pazzo
e diceva sto meglio in un pozzo
che su un piedistallo
Devo fare un cambio, posso?
Ultimamente ne ho compiuti molti.
Posso affermare che studiare non mi è mai piaciuto, che il dolce non l'ho mai apprezzato e il romanticismo è contro natura.
La natura selvaggia di divorare una pizza ciarlando aspramente di quel che di buono c'è. Negli altri. Come Mastercard, non ha prezzo.
Stamattina, mentre mi accingevo a scrivere un altro pezzo delle mie memorie, avevo preso l'ennesima decisione contro la mia dieta anticiccia che è miseramente fallita, e proprio il quel frangente, arriva un collega con una bustina: cioccolata! Fondente per giunta! Eccheccazz!*.
Ho studiato a mia immagine e somiglianza la dieta anticioccolata. In poche parole, toglierle il saluto e cambiare lato del marciapiede. E per chi come me, non ha mai e dico mai apprezzato ciò che di dolce si concede alla gola, e poi, in un istante ha riscoperto e rivalutato l'essenza pastosa di glucosio e conservanti e coloranti, ecco costoro sanno di cosa sto parlando. La scoperta del dolce è peggiore di chi del dolce ha fatto la sua filosofia di vita. Perché chi l'ha scoperto in ritardo ora si sente in dovere di ingurgitarne tanto da recuperare gli anni senza. E 25 anni sono decisamente troppi.
Bene quindi, la mia auto-punizione sarà resistere al cioccolato [tanto crema e panna non mi sconfiferano affatto!**]. Ci riuscirò? Che ne so. Ultimamente non resisto a nulla. Sono un buon avvocato di me stessa, giustificazioni plausibili per ogni gesto compiuto. Una chiavica insomma.
Per il resto studiare ora mi piace e San Valentino non è il 14 febbraio.
E per quel che so io, questa canzone, a Me Mi piace assai.
*Giuro che non l'ho toccata. La cioccolata, ovvio.
*e speriamo che non siano le ultime parole famose.