dal mio libro: Passeggiate nella Memoria Profonda di un ragazzo di Paese
Allora era all'estrema periferia del paese; oggi sarebbe considerata centrale. Allora era un terrazzamento di valli piene di macere e di alberi di fico; oggi è rimasto solo una valle com'era prima, con intorno un nuovo quartiere con tante case nuove. In una delle valli più grandi, durante la guerra, si era schiantata una bomba d'aereo che aveva lasciato un cratere di 7/8 metri di diametro. Perfettamente circolare. Quando pioveva l'argilla faceva il resto: la pozza si riempiva d'acqua piovana e restava lì per alcuni giorni, prima di asciugarsi. Durante la bella stagione i monelli più grandi andavano a rinfrescarsi e a farsi il bagno in mutande. Io il bagno nell'acqua torbida di quella pozzanghera non l'ho mai fatto, ma qualche mio amico delle casette si: lo accompagnavo, magari, ma poi aspettavo fuori. Certo chi si buttava a bomba nell'acqua torbida aveva tutta l'aria di divertirsi. Quando in paese si diffuse la voce che molti ragazzi andavano in piscina, il padrone del terreno ricorse alle autorità e fece interrare il buco. Da quel giorno chi voleva farsi il bagno cominciò a frequentare le spiagge di Scauri.