Se vuoi essere rispettato dagli altri prima devi rispettare te stesso. Ma noi che abbiamo scritto la Carta Costituzionale più bella del mondo, che possediamo un patrimonio artistico e naturale che tutti ci invidiano, abbiamo perso la dignità di essere Nazione, l’orgoglio di essere italiani e rinneghiamo la nostra identità arrivando al punto di violentare la Costituzione, di deturpare i nostri tesori e addirittura di "velare" le Veneri capitoline per non turbare la sensibilità di un iraniano infilato in una tunica e con un asciugamano
avvolto in testa temendo che questi, vedendo seni e culi di marmo di duemila anni fa, fosse preso da uno sturbo tale da stracciare i contratti milionari con le nostre aziende. Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! Siamo un popolo servile, senza dignità, che fa di tutto per compiacere il potente di turno per poi fotterlo non appena gira i tacchi. Siamo il Paese di Pulcinella.