Annunciato il programma della XVIII edizione de “Le vie del cinema da Cannes a Roma”, in calendario dal 10 al 16 giugno, la manifestazione che porta nella capitale alcuni tra i migliori e più attesi film appena passati sulla Croisette. La rassegna si svolgerà al 10 al 16 giugno e vedrà coinvolti i cinema Alcazar, Eden Film Center, Greenwich e Quattro Fontane. La manifestazione è organizzata dall’ANEC Lazio con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale e dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, e in collaborazione con i Venice Days – Giornate degli Autori, per la direzione artistica di Georgette Ranucci.
Un evento frutto del lavoro di due mesi, realizzato con un consistente dispendio di energie locali e col sacrifico dei distributori che hanno concesso anzitempo i film, ma in grado di garantire anche in quest’occasione l’opportunità unica di visionare in anteprima assoluta opere di livello altissimo. In programma, infatti, oltre venti lungometraggi tra i più importanti visti a Cannes: titoli provenienti da concorso, fuori concorso, Un certain regard, Cannes Classic e Quinzaine des réalisateurs, proposti in anteprima assoluta e in versione originale con sottotitoli italiani. Inoltre da quest’anno, eccezionalmente, determinate proiezioni avranno luogo anche in alcune sale del Lazio: Cinema Palma di Trevignano (Roma), Cinema Oxer di Latina, Cinema Moderno di Rieti e Cinema Etrusco di Tarquinia (Viterbo).
Anche quest’anno, dunque, gli spettatori potranno vedere in anteprima molti dei film premiati all’ultima edizione del Festival di Cannes: a cominciare dal vincitore della Palma d’Oro e del premio Fipresci della critica internazionale, Winter sleep del regista turco Nuri Bilge Ceylan, un intenso ed emozionante viaggio nell’animo umano, tra Ingmar Bergman e Anton Cechov. Direttamente dal palmarés anche Leviathan di Andrej Zvjagincev (già Leone d’Oro per Il ritorno), vincitore del premio per la miglior sceneggiatura, e Mommy, nuova conferma del grande talento del giovanissimo canadese Xavier Dolan, che ha ottenuto il Premio della Giuria.
Non meno attesi gli altri titoli del concorso offerti al pubblico: da Deux jours, une nuit dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, che stavolta dirigono una star internazionale come Marion Cotillard, a Jimmy’s hall di Ken Loach, sulla storia vera del comunista irlandese Jimmy Gralton. E ancora Sils Maria di Olivier Assayas, col suo confronto tra le dive Juliette Binoche e Kristen Stewart sullo sfondo delle Alpi svizzere, Wild tales di Damián Szifrone, scatenata commedia nera argentina prodotta da Pedro Almodóvar, e Timbuktu di Abderrahmane Sissako, che tra rigore e sorprendente ironia racconta la follia quotidiana del fondamentalismo. Dal fuori concorso arriva invece il commovente Coming home, il film che riunisce il regista Zhang Yimou e la sua musa per eccellenza, Gong Li.
Dalla sezione Un certain regard non poteva mancare il film vincitore, Party girl di Marie Amachoukeli, Claire Burger e Samuel Theis, premiato anche con la Caméra d’Or come miglior opera prima di tutto il Festival; mentre arriva dalla sezione Cannes Classic il cortometraggio Voce umana di Edoardo Ponti, straordinaria prova d’attrice per Sophia Loren, che qui si confronta con uno dei monologhi più celebri del Novecento, scritto da Jean Cocteau e già portato sullo schermo da Anna Magnani. Piccolo solo per durata, ma salutato con grande favore, un altro corto italiano, Lievito madre di Fulvio Risulto, terzo classificato alla Cinéfondation.
Confermata l’attenzione per la Quinzaine des réalisateurs, sezione autonoma che garantisce uno sguardo attento alle novità ma anche ai grandi autori. Tra i titoli in programma segnaliamo Les combattants di Thomas Cailley, vincitore dei premi Label Europa Cinemas, Sacd e Art Cinema Award; il nuovo film del grande documentarista Frederick Wiseman, National Gallery, dedicato al celebre museo londinese; il ritorno del maestro John Boorman con Queen and Country, racconto di formazione autobiografico nell’Inghilterra degli anni ’50; il travolgente Pride di Matthew Warchus, ispirato ad una storia vera e salutato da una delle standing ovation più lunghe del festival; e per gli amanti del brivido il nuovo, disturbante film del belga Fabrice Du Welz, Alléluia, e la versione restaurata di Non aprite quella porta di Tobe Hooper, che dopo quarant’anni non smette di far paura.
A proposito della rassegna, l’assessore alla Cultura della Regione Lazio Lidia Ravera ha sottolineato l’impegno per riuscire a riproporre anche quest’anno una manifestazione così significativa, soprattutto per il pubblico dei cinefili: “Un vero sforzo, considerando i tagli a cui siamo sottoposti; viviamo sempre come in un terremoto e non abbiamo certezze. Ma sono convinta che investire in questo genere di eventi sia il modo migliore di spendere i soldi pubblici. Lo ripeto: i festival culturali e dunque anche cinematografici sono il riassunto dell’intelligenza del mondo, e per questo ci aiutano a crescere e migliorare”. A questo link potete consultare il programma completo delle proiezioni e le trame dei film della rassegna.
INGRESSI e PROMOZIONI
Intero: 7 euro.
Ridotto: 6 euro (riservato a: studenti universitari, over 60, iscritti SNCCI).
In più, con la Fidelity Card, ogni cinque ingressi uno è in omaggio.
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Cannes si avvia alla conclusione. Qual è il film che attendi di più?
Mr. Turner (Mike Leigh)
Jimmy's Hall (Ken Loach)
Le meraviglie (Alice Rohrwacher)
Lost River (Ryan Gosling)
Foxcatcher ( Bennett Miller)
Maps to the Stars (David Cronenberg)
Deux jours, une nuit (Jean-Pierre e Luc Dardenne)
The Search (Michel Hazanavicius)
The Homesman (Tommy Lee Jones)
Mommy (Xavier Dolan)
Winter Sleep (Nuri Bilge Ceylan)
Leviathan (Andrey Zvyagintsev)
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