Le vie del pane attraversavano lo spazio e il tempo, la memoria e l'oblio. Portavano nella realtà e nella fantasia.
E' arduo stabilire dove iniziavano e dove finivano.
Per lo più andavano da oriente a occidente, seguendo il sole. Talvolta tornavano indietro per lo stesso cammino, o magari ne seguivano uno diverso. Attraversando le pianure, scavalcando le montagne, inoltrandosi nei deserti.
Le navi trasportavano il frumento per mari e fiumi, sul continente si faceva ricorso a carri e basti, talvolta alle spalle e alle schiene.
Gli incontri e i ricordi di quei viaggi restavano nella storia o nel racconto.
Il pane non sopporta trasporti troppo lunghi. Invecchia, s'indurisce, ammuffisce.
In realtà viaggiavano il seme, l'esperienza e il bisogno.
(da Predrag Matvejevic, Pane nostro, Garzanti)