Un'altamente consigliabile visita alla mostra, serve anche per sfatare questo luogo comune. Non basta assemblare in una stampa unica dei negativi, o file, diversi per realizzare visioni della qualità onirica e concettuale di Uelsmann. Alla base della sua sapienza artistica non c'è la pur elevatissima tecnica artigianale che gli consente di ottenere in camera oscura fusioni davvero perfette. Il cuore dell'intensità raggiunta dall'autore è nella sua comprensione profonda della lezione storica del Surrealismo.
Tra tutti, è René Magritte, l'artista a cui guarda con maggiore attenzione e in mostra si vedono difatti alcuni pregevoli hommage. Forse però il limite contemporaneo del lavoro di Uelsmann sta proprio qui. Nonostante il digitale sembri far trionfare alcuni degli assunti teorici dei surrealisti, in realtà l'iconografia è profondamente mutata. I richiami a nuvole solcate da improbabili imbarcazioni, corpi femminili, dormienti o defunti, e distesi tra acque e boschi, case che spuntano da alberi e via dicendo collocano inevitabilmente il mondo mentale di Uelsmann in un'epoca ormai lontana, in una dimensione dove l'esperienza percettiva era meno mediata dai mezzi tecnologici. Ritrovarlo quindi adesso a Torino ha il sapore di un felice ritorno alle fonti storiche dell'immaginare, a quelle simbologie, certo superate, ma ancora in grado di trasmettere alle sensibilità contemporanee l'esigenza del rigore, della precisione, della profondità di pensiero. Qualità queste che devono necessariamente essere messe in atto da chi voglia davvero proporre delle visioni in grado di superare il tempo di un click del mouse.
JERRY UELSMANN
Fino al 25 aprile 2013
Galleria d'arte Pirra
Corso Vittorio Emanuele II 82, Torino.
Tel 011.54.3393
info@galleriapirra.it
Orario:
Dal lunedì al sabato: 9:30-12:30 15:30-19:30
Apertura anche la domenica mattina.