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“Le vite di Galileo” per gli studenti delle elementari

Creato il 04 aprile 2012 da Sabrinamasiero

“Le vite di Galileo” per gli studenti delle elementari

Galileo, dopo aver avuto la nomina di Professore di matematica (e astronomia) a Padova, corre dalla sua compagna Marina Gamba e, a mo’ di Romeo, chiede a Marina di sposarlo. Crediti immagine: Fiami e CLEUP. (c)Tutti i diritti sono riservati.

Con grande piacere ho avuto modo di partecipare alla prima rappresentazione in Italia del fumetto “Le vite di Galileo” di Fiami, edito in Italia dalla Casa Editrice CLEUP di Padova. La rappresentazione teatrale è stata realizzata presso la Scuole Media di Pianiga (Venezia) il 24 marzo 2012 e ha visti coinvolti oltre una settantina di studenti di quinta elementare.

“Le vite di Galileo” per gli studenti delle elementari

L’allestimento della scenografia del fumetto “Le Vite di Galileo”, fumetto ufficiale dell’Anno dell’Astronomia 2009 (IYA2009) realizzato da Fiami (sito web: http://www.fiami.ch) e pubblicato in Italia dalla Casa Editrice padovana CLEUP (sito web: http://www.cleup.it). La rappresentazione si è tenuta presso la Scuola Elementare di Pianiga, Venezia. Crediti foto: S. Masiero.

Il lavoro è stato curato da varie persone nel corso di parecchi mesi.

regista e scenografa : Piera Strata (Gruppo Teatrale PRO.TE.SO.)
voci narranti: Linda Nordio, Liviana Regini (Gruppo Teatrale Amatoriale PRO.TE.SO.) e Dante Bordin
tecnico informatico: Riccardo
fotografia: Clara
organizzazione: Associazione AUSER “IL MELOGRANO” di Pianiga rappresentata da Dante, Luciano, Pino, Galilea e Riccardo.

“Le vite di Galileo” per gli studenti delle elementari

Durante la rappresentazione del fumetto, oltre alle scene lette e raccontate a voce e che prendevano vita su un enorme tavolo che fungeva da palcoscenico, venivano proiettate delle immagini con testo per rendere più facile la comprensione dei vari capitoli. Crediti foto: S. Masiero.

“Le vite di Galileo” per gli studenti delle elementari

Linda Nordio, Liviana Regini (a sinistra) del Gruppo Teatrale Amatoriale PRO.TE.SO. e Dante Bordin (a destra) ripetono le varie parti poco prima dell’inizio della rappresentazione. In centro si vede già l’enorme zigurrat che è stata realizzata a mano da vari studenti. Nel fumetto, sui gradini dell’enorme Ziggurat di Babilonia, Galilosor osserva per la prima volta un’eclisse di Sole [1]. Crediti foto: S. Masiero.

Un particolare ringraziamento va al Preside, al corpo insegnanti, agli alunni (tre classi di quinta elementare), al Gruppo Teatrale e ai collaboratori, nonchè al Gruppo Astrofili di Santa Maria di Sala (Venezia) “Galileo Galilei” che è stato il motore principale di questa rappresentazione, in particolare Luciano che mi ha tenuta informata dei vari passaggi. Dagli Astrofili ho avuto più occasioni per presentare il fumetto in Osservatorio a Santa Maria di Sala (Via G. Ferraris, 1) e li ringrazio per aver proposto il fumetto agli studenti, in vari paesi limitrofi oltre che nella Mostra che si tiene ogni anno in Villa Farsetti a Santa Maria di Sala. Ringrazio, inoltre, tutti coloro che mi hanno invitata a partecipare come traduttrice del fumetto. L’autore Fiami ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile questo grande sforzo di collaborazione e di studio e che hanno dato vita e voce al suo lavoro.

“Le vite di Galileo” per gli studenti delle elementari
In forma stilizzata, Galileo (qui col cannocchiale, in centro), la sua compagna Marina Gamba (che gli diede tre figli) e l’amico Sagredo discutono animatamente dopo che Galileo aveva osservato la Luna craterizzata, piena di dettagli mai immaginati prima. Crediti foto: S. Masiero.

“Le vite di Galileo” per gli studenti delle elementari

Un altro momento della preparazione, dove si notano la Prof.ssa Piera Strata (che fa parte del Gruppo Teatrale PRO.TE.SO.) assieme al figlio Paolo mentre muovono i protagonisti del fumetto con delle calamite, nascondendosi sotto il tavolo. A lato, sulla sinistra, le due voci narranti della storia, Linda Nordio e Liviana Regini, sempre del Gruppo Teatrale Amatoriale PRO.TE.SO.  Crediti foto: S. Masiero.

“Le vite di Galileo” per gli studenti delle elementari

Qui sopra un particolare della Ziggurat babilonese. Si veda nota a fine pagina per un commento dell’autore Fiami. Crediti foto: S. Masiero.

Il fumetto è pubblicato in Italia dalla Casa Editrice CLEUP (Padova). Sito web: http://www.cleup.it
Sito web di Fiami: http://www.fiami.ch

Tutte le foto che riprendevano i bambini sono state volutamente escluse per motivi di privacy e di età, ma sono stati un pubblico entusiasta e ben preparato.

[1] A proposito della Ziggurat e degli aspetti storici in generale raccontati nel fumetto l’autore Fiami afferma: «Penso che anche un fumetto, per quanto fatto bene possa sempre veicolare idee sbagliate. E’ difficilissimo riuscire a riportare dei fatti in maniera fedele, perché in un lavoro storico c’è sempre la distanza fra noi e il passato. Per esempio, il solo scegliere di parlare di una cosa piuttosto che di un’altra può portare ad un’omissione, anche involontaria; al contrario, la stessa cosa potrebbe mettere troppa luce su cose non essenziali. Mi sento fortunato nel mio lavoro in quanto non sono né scienziato, né storico, ma solo un piccolo autore di fumetti.
Questo mi permette di usare la fantasia per immaginare situazioni e dialoghi. Anche se provo ad essere il più coerente possibile sia da un punto di vista storico che scientifico, circondandomi da specialisti, tuttavia non posso eliminare la possibilità di diffondere informazioni sbagliate o non verificate al cento per cento. Posso dare due esempi».
«Il primo episodio di «Le vite di Galileo» è ambientato a Babilonia dove disegno la famosissima torre. Sappiamo in realtà pochissimo su questa torre, per esempio, non sappiamo nemmeno a che cosa servisse. Oggi di essa rimane solo la sua base, non abbiamo alcun disegno di questo tempio, solo alcune rare descrizioni di cui una di Erodoto.
Mi sono documentato, ho trovato diverse immagini della torre realizzati da archeologi. Da queste immagini si osservano delle sostanziali variazioni da autore ad autore, col passare del tempo. Per me, che dovevo disegnarla, queste variazioni erano importanti. Erano un problema concreto. Quale rappresentazione scegliere? Quella dell’ultima teoria cercata o quella di Erodoto, che secondo la tradizione, l’aveva vista coi suoi occhi e che assomigliava ad una ziggurat? Ho fatto una scelta e la mia interpretazione della torre assomiglia a quella di Erodoto, anche se potrebbe essere del tutto sbagliata».

Sabrina


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