di Iannozzi Giuseppe
cavalli pazzi nell’infelicità d’esser
dall’inizio alla fine sempre in corsa
Le vostre vite così scabre
in rivolta,
custodite in tombe profanate
da peccaminosi miracoli e scagliate pietre
Le vostre vite nascoste,
segrete per epitaffi
donati al nudo occhio
dell’Ebreo Errante
Le vostre vite di vittorie,
di mai sconfitte vanità
Le vostre vite
che sacre furon alla gioia
del primo vagito
ed ora così barocche
senza né capo né coda
Le vostre vite all’asta
tra ninnoli francesi e rose di Russia
Le vostre vite ch’eran di Dio
ora malate per troppe pacche
sulle spalle
Le vostre vite
davvero non vi fan pena
chiamandovi vittime
davanti alla vuotezza del Golem?