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Resta in carcere il leader di Alba Dorata. Nikolaos Mihaloliakos, attenderà dietro le sbarre il processo a suo carico. Il fondatore del movimento di estrema destra dovrà rispondere dell’accusa di aver fondato un’ associazione a delinquere e di averne attivamente fatto parte, secondo quanto trapelato da fonti della Procura. Intanto però, incredibilmente, tre dei cinque deputati del movimento arrestati sabato scorso assieme al leader di Alba Dorata e accusati di frode, eversione e banda armata con finalità di colpo di stato, sono stati scarcerati perché, secondo le parole dell’avvocato difensore di uno dei tre, “a loro carico non ci sono reati penali”. Sulla vicenda parla anche il ministro dell’Ordine Pubblico greco Nikos Dendias, in un’intervista al quotidiano Elefterotypia: ”la Polizia Ellenica ha fatto il proprio dovere, ha fatto quello che la magistratura le aveva chiesto di fare. Se le fossero stati chiesti elementi di prova aggiuntivi, la polizia avrebbe richiesto più tempo per portare a termine il proprio lavoro”. Alba Dorata aveva intanto diffuso un comunicato di accusa nei confronti della magistratura ellenica, rea di aver compiuto una decisione “completamente ingiusta e dettata da centri di potere esterni al Paese”. “L’incarcerazione del nostro Segretario Generale è del tutto ingiustificata e incostituzionale ed è stata dettata da centri di potere stranieri. Con questo metodo meschino e illegale viene perseguitato il leader del terzo partito politico del Paese”.