Perciò: prenditi il tempo per pensare! Pianifica in agenda dei momenti in cui mettere in silenzioso il cellulare, spegnere il computer e creare un’immagine dettagliata di dove vuoi che la tua azienda si trovi il prossimo anno, tratre anni e tra cinque anni.
E a questo punto comunicalo ai tuoi uomini: i leader hanno la straordinaria capacità di comunicare questa vision in modo che le persone la “comprino” immediatamente e la sentano come se fosse loro.
Investi tempo a motivare i tuoi uomini a dare il loro meglio. Parla di possibilità future, di come la loro vita professionale può migliorare, delle opportunità di carriera che possono avere: soprattutto fallo con chi collabora con te da tanto tempo e ha più bisogno di motivazione rispetto al nuovo arrivato.
Ricorda di non parlare unicamente di fatturato e budget. Fai in modo che le persone abbiano uno scopo, un motivo per dare il loro meglio e aiutarti a realizzare la tua visione. La parte economica e finanziaria è importantissima, ma come ti dicevo qualche tempo fa in un articolo, prendere la decisione di essere “il migliore nel proprio campo” suona in modo completamente diverso e tocca corde più profonde, non credi? Dai emozioni ai tuoi uomini.
E a questo punto preparati. La preparazione è essenziale per il successo in ogni campo. Più ti avvicini ai migliori nei vari settori, più noterai che queste persone investono molto più tempo nella preparazione rispetto alla media delle persone: conoscono ogni dettaglio e pianificano la loro strada preparandosi… al “peggio”.
La maggior parte della letteratura motivazionale spinge ad essere ottimista e positivo… e va benissimo!!! Ma quando stai pianificando il tuo successo pensa a ciò che può andare male, preparati, appunto, al peggio e chiediti “qual è la peggiore cosa che può capitare?”. Perché se lo pianifichi e ti prepari, poi non dovrai più pensarci e la tua carica di entusiasmo sarà fortificata dalla consapevolezza che sei pronto a tutte le evenienze.
E quando le cose non vanno come hai previsto, sii proattivo e non subire passivamente la situazione. Nel codice di condotta che abbiamo in Ekis, ognuno di noi ha deciso di “essere una persona che fa accadere le cose”: invece di arrabbiarci o deprimerci perché qualcosa è andato storto, troviamo un’alternativa, ci rifiutiamo di accettare una situazione che non ci soddisfa e ci mettiamo in moto.
Inculca questa mentalità nella tua azienda essendone il primo esempio vivente.
Buon lavoro e alla prossima!