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Ciao, sono Marte e vorrei proporvi la mia seconda realizzazione.
La base di partenza è una Ducati ST4.
Sono partito dal completo smontaggio della moto per modificare la parte posteriore del telaio, tagliando la parte superflua e costruendo un supporto per un codino monoposto.
Dal telaio ho eliminato anche tutte le staffe in eccesso, per poi procedere alla sabbiatura e alla cromatura.
La batteria, le bobine e il serbatoio recupero-radiatore sono state alloggiate sotto il serbatoio della benzina, nel vano creato togliendo l'air-box (previa costruzione telaietto). Nel corpo farfallato ho scelto di montare due filtri a cono.
La mia filosofia è quella di evitare il più possibile l'acquisto di parti after-market, cerco quindi di lavorare e modificare le parti originali già presenti sulla moto: costruisco le pedane da una piastra di alluminio tagliandola e forandola a mano con una fresa a tazza montata su trapano, integrandovi i poggiapiedi originali.
Ho inoltre scelto di forare, smussare e lucidare, rigorosamente a mano, anche la testa di forcella, il supporto-pinza posteriore e il coperchio frizione.
Gli scarichi sono interamente realizzati a mano, saldando e tagliando tubi e curve e piegando il lamierino di acciaio inox 5/10 su di una sagoma di legno, per poi saldarla a elettrodi (nella mia zona non ho trovato nessuno che mi saldasse al tig).
Altra caratteristica dei miei lavori, come il telaio cromato su sabbiatura, sono le viti.
Ho modificato a mano la quasi totalità della bulloneria (solo nel motore ne ho realizzate più di 100), partendo da viti inox con testa cilindrica, tornendo con il solo ausilio di un trapano e una smerigliatrice la testa per farla diventare conica, per poi lucidarle con carta smeriglio fine.
Nella mia immaginazione avrei voluto ricreare il posteriore di una Suzuki RG500, quindi ho fatto uscire gli scarichi da sotto il codone che è di una Yamaha da Gran Premio di fine anni '70, modificato in larghezza per farlo adeguare a quel che rimaneva del telaio originale.
Il parafango posteriore è sagomato per conferire alla moto un look più leggero, mentre quello anteriore rimane originale.
Per finire ho costruito il telaietto porta strumenti e montato un cupolino di un Ducati F1, che, pur non rispecchiando appieno l'immagine finale che volevo ottenere, ho dovuto accettare per mancanza di tempo, dovendo esporre la moto al Ducati Garage Contest 2010.
Tutto il mio lavoro è stato affrontato con i pochi e basilari attrezzi che possiedo nel mio garage. Ognuno fa quello che può con quello che ha a disposizione.
Ci rivediamo per la terza realizzazione!
Ciao a tutti e grazie di nuovo
Marte