Ma andiamo per ordine: le prime modifiche riguardano lo scarico con relative centralina e filtro d’aspirazione (già andiamo un po’ meglio) e poi già covava l’idea di farne un esemplare davvero unico senza toccare una virgola dell’originale; la soluzione viene ben presto sfogliando un vecchio depliant di una nota marca italiana attualmente in letargo.
E’ proprio bella e “ignorante” con il fascino inconfondibile di quegli anni ’70 che tanto ci hanno dato e che sono prepotentemente tornati attuali nella moda, nella musica ed in tante altre cose; BOL D’OR – LE MANS 24 HEUR – ENDURANCE … moto di serie adattate alle gare di lunga durata per dimostrare la robustezza, la longevità, la potenza, in modo genuino, senza troppe sofisticazioni come al giorno d’oggi.
Bene, bando alle divagazioni, si parte cercando i pezzi occorrenti alle modifiche reperendo il cupolino e la sella del modello “Trofeo” PAULSMART; il problema è che il supporto del cupolino “corsa” non prevede l’inserimento di fanali… per cui si decide di costruirselo in casa trovando il modo di fissarlo senza ausilio di saldature. Dopo diversi prototipi e differenti soluzioni tecniche il supporto è pronto e pesa poco più di 600 grammi!
Con la pazienza di sempre e con una buona dose di fortuna, girando per mercatini troviamo due fanali d’epoca Marchal da 130 mm. “…meglio di così!! non si può”; al posteriore sparisce tutto il supporto frecce-targa per lasciare il posto ad una struttura essenziale.
“…il Fanalino è di una vecchia Morini e le frecce… le monteremo”. Fa ancora freddo di fuori, la stagione non è clemente e rinunciamo a delle prove su strada; contattiamo quel mago di Federico, carrozziere noto della “zona Romanelli” che rimane un po’ perplesso sul colore da dare al tutto: fermo restando che il serbatoio deve rimanere rosso, per il resto è stato scelto un inedito bianco perla “… ma perché?” dice Federico… le Ducati sono rosse!
Una ragione c’è, l’abbiamo scoperta con il tempo; Il proprietario Marco, grande appassionato di moto d’epoca, si è ispirato ai colori della Gilera 4 cilindri di Libero Liberati, pilota ternano, campione del mondo nel 1957. Abbiamo lasciato per ultimo le pedane utilizzandone un paio venute fuori dal solito cassetto magico. P.S. Ah! Dimenticavo… Da qualche parte c’è una targhetta com scritto DREAM’S FACTORY.
Testo di Paolo & Marco Lucci
Foto Matteo Brancali