Left Behind - La profezia (USA, Canada 2014) Titolo originale: Left Behind Regia: Vic Armstrong Sceneggiatura: Paul Lalonde, John Patus Ispirato al romanzo: Left Behind di Tim LaHaye e Jerry B. Jenkins Cast: Nicolas Cage, Chad Michael Murray, Cassi Thomson, Nicky Whelan, Lea Thompson, Martin Klebba, Quinton Aaron, Jordin Sparks, Gary Grubbs, Georgina Rawlings Genere: aporcalittico Se ti piace guarda anche: The Leftovers, Sharknado, Flight
Immaginate se, a un certo, le persone sparissero. Una cosa terribile? Oddio. Pensate che bello, sarebbe, se certa gente sparisse. Non tutta, eh. Però di qualcuno non si sentirebbe questa grossa mancanza. Immaginate ad esempio se scomparisse nel nulla l'autore di Pensieri Cannibali. Sarebbe un rompipalle della rete in meno. Quella che Umberto Eco ha definito “legione di imbecilli” si ritroverebbe così indebolita. E se poi sparissero pure gli sbruffoni alla Umberto Eco, non sarebbe ancora più bello?
Pensate invece a cosa capiterebbe se sparisse Nicolas Cage. La produzione cinematografica americana diminuirebbe di un buon 50%, il che non sarebbe un male, visto che il 99% o quasi dei film girati negli ultimi anni da Nicolas Cage fa schifo. Le aziende che producono parrucchini poi dichiarerebbero fallimento immediato. Non possono mica vivere solo grazie ad Antonio Conte. Insomma, Nicolas Cage ha una pubblica utilità. Nonostante giri settordicimila film all'anno, a quanto pare adesso Nicolas Cage è però sul lastrico. Non ha più manco una casa e persino a Lampedusa l'hanno cacciato via. Cosa deve fare, allora il povero (per davvero) Nicola Gabbia?
"Non ho più manco i soldi per comprarmi un parrucchino decente.
Mi viene da piangere."
Girare un altro film, oh yeah! Un altro pessimo film, doppio oh yeah! Questo nuovo Left Behind nella sua bruttezza è quasi bello. Mi dispiace così tanto parlarne male, visto che sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, che quasi quasi non lo faccio. Mi limito solo a dire che la colonna sonora è qualcosa di terrificante. Le musiche originali composte da tale Jack Lenz nella prima parte sembrano uscite da una sitcom anni '80, mentre nella seconda cambiano del tutto registro e diventano qualcosa di apocalittico, in tutti i sensi possibili. Come riempitivo, in un paio di scene sono poi usate delle canzoncine di Christian pop-rock da mettersi le mani sulle orecchie. E io che, dal titolo, mi sarei aspettato “Left Behind” degli Slipknot...
Un'altra cosa che il titolo della pellicola riecheggia oltre al pezzo degli Slipknot è The Leftovers, la splendida e sottovalutata serie HBO, di cui in autunno arriverà la seconda attesa stagione, che parte dal medesimo spunto narrativo: a un certo punto, un tot di persone nel mondo spariscono nel nulla. Soprattutto bambini, ma non solo. Nicolas Cage, qui in versione pilota d'aereo, ci rimane invece in mezzo alle scatole. Manco il suo parrucchino sparisce. Dunque Left Behind ha copiato l'idea a The Leftovers? No, perché il film è tratto dal romanzo Gli esclusi, soltanto il primo dei 16 capitoli di Left Behind, una saga fantastico-apocalittica scritta da Tim LaHaye e Jerry B. Jenkins a cavallo tra gli anni 1985 e 2004. Dobbiamo quindi aspettarci per caso altri 15 film su questo livello? Al confronto rivedersi l'intera saga di Twilight appare quasi come un pensiero paradisiaco.
La serie di romanzi Left Behind è a sua volta basata sulle profezie di Giovanni, Ezechiele e Daniele contenute sul celebre bestseller mondiale La Bibbia. Uno di quei libri, un po' come Cinquanta sfumature di grigio, che per curiosità sono sempre intenzionato a leggere per capire se tutto l'hype è giustificato o meno, ma che alla fine rimando sempre. Tra l'altro il libro Left Behind aveva già ispirato nel 2000 il film tv Prima dell'apocalisse (Left Behind: The Movie) con protagonista Kirk Cameron, un tempo idolo della sitcom Genitori in blue jeans e oggi invasato ultra-conservatore repubblicano omofobo sostenitore del creazionismo e ministro del culto della Chiesa battista. Roba che al confronto Mel Gibson è una personcina tollerante.
A quanto pare quindi 'sta cazzat... ehm, questa storiella che a un certo punto nella storia dell'umanità delle persone sono destinate a sparire nel nulla così, di punto in bianco, è già uno dei cavalli di battaglia della Bibbia. All'inizio i toni della pellicola sembrano essere anche piuttosto scettici, nei confronti della tematica religiosa. Il film nella prima parte appare bruttarello, però nemmeno così terrificante come si diceva negli Stati Uniti. Le prime scene ci introducono i protagonisti e scivolano via (più o meno) guardabili come un filmetto del sabato sera di Rai 2. Ci sono inoltre un paio di presenze femminili che rendono il tutto più gradevole. Una è Cassi Thomson, mai vista prima, che ha la parte della figlia di Nicolas Cage ed è una fighetta bionda che assomiglia un po' ad Anna Paquin, solo con dei denti normali.
"Per tutto questo tempo mi avevi detto che erano veri, i tuoi capelli.
E io c'avevo pure creduto!"
La seconda è un'altra fighetta bionda. Anzi, una figona bionda: Nicky Whelan.
"Pensavo che i tuoi capelli fossero veri..."
"E io pensavo che le tue tette fossero vere. Quindi siamo pari."
In più, personalmente mi ha fatto piacere rivedere Lea Thompson di Ritorno al futuro...
"Se potessi tornare indietro nel tempo,
vorrei tornare all'epoca in cui Nicolas Cage aveva dei capelli davvero suoi.
Se mai è esistita..."
...e pure Chad Michael Murray, il protagonista delle prime stagioni (quelle belle) della teen serie One Tree Hill, recentemente caduto pure lui in disgrazia. Non quanto Nicolas Cage, però se accetta di girare 'ste cose non deve proprio trovarsi all'apice della sua carriera.
"Hey Chad Michael, perché non indossi anche tu una parrucca?"
"Ci stavo proprio pensando ahahah!"
Il grosso problema del film è da quando avviene il “fattaccio”, ovvero la scomparsa improvvisa di migliaia di persone. Da lì in poi, Left Behind si trasforma in una specie di variante cristiana di Sharknado. Una pellicola di trash aporcalittico in cui, al posto degli squali, troviamo svariati echi religioseggianti. Mentre l'aereo guidato da Nicolas Cage precipita, la stessa cosa la fa la pellicola, che suo malgrado è anche una visione (involontariamente) divertente, se non altro fino a una parte finale da mettersi davvero le mani tra i capelli... Almeno chi ce li ha. Ogni riferimento a tipi parrucchinati è del tutto casuale. (voto 4/10)