Sorpresa: otto giovani su dieci non ritengono la depenalizzazione delle cosiddette “droghe leggere” una priorità. No, non si tratta dell’esito di sondaggi compiuti fra ragazzi fuori dal mondo e men che meno effettuati da inguaribili moralisti o da crudeli proibizionisti, bensì da Skuola.net, portale non nuovo alle descrizioni dei punti di vista controcorrente – e spesso oggettivamente preoccupanti – dei più giovani. Da una precedente indagine, per esempio, è emerso come per uno su quattro degli interpellati non sarebbe grave guidare ubriachi: un esito, converrete, a dir poco raggelante. Stavolta invece l’esito non solo non è stato allarmante, ma è parso del tutto sorprendente. Sondando l’opinione di 1300 ragazzi italiani di età compresa fra gli 11 ed i 19 anni interpellati in ordine alla pratica che vorrebbero legale è infatti emerso come la prima preferenza sia andata alla pirateria, reato che il 48% degli interpellati vorrebbe abolito per potersi scaricare film e musica in libertà. Alla legalizzazione delle droghe è andata una preferenza decisamente più bassa (17,5%) e, in proporzione, non enormemente superiore ad altre opzioni, eutanasia (11%) e prostituzione (8%).
Si ribatterà che, fissando il tema della legalizzazione, sarebbe emersa una netta maggioranza. Peccato che anche questo tema, nel sondaggio in oggetto, sia stato approfondito; con un altro esito inatteso: il 41% del campione vorrebbe le “droghe leggere” libere, percentuale praticamente equivalente a coloro che non la vorrebbe (40%). Ad avvalorare l’attendibilità di questa ricerca, per quanto non pubblicata su alcuna rivista e pertanto suscettibile di critiche metodologiche, c’è il fatto che il campione considerato non sembra essere composto solo dai classici bravi ragazzi con idee anacronistiche. Tutt’altro: da un’ulteriore approfondimento sul campione è emerso come sia composto da ragazzi con idee e condotte tutt’altro che conservatrici: il 47,6% ritiene che la produzione e la vendita di droghe leggere siano punite con troppa durezza, uno su cinque ha consumato “droghe leggere” e, di questi, tre su quattro ammettono di farlo abitualmente. Eppure, laddove viene proposta come priorità la legalizzazione della cannabis attrae solo una minima parte di giovani e, in generale, non esiste affatto una gran maggioranza di loro favorevole a questa proposta. A forza di pensarli sregolati, ci si dimentica insomma che, a volte, i giovani hanno buon senso. Anche più degli adulti.