Il Comune di Germignaga ha ricevuto l’attestato di “Comuni Ricicloni 2015″ da Legambiente. La percentuale di raccolta differenziata è del 73,54% e nella classifica dei comuni sotto ai 10000 abitanti, in provincia di Varese, Germignaga si posizione al 6° posto su 73. Bene anche Brenta, Grantola, Ferrera di Varese, Cassano Valcuvia ed Agra. Le statistiche comprendono tutti i Comuni che hanno partecipato al concorso.
Legambiente: Germignaga premiata come “Comuni Ricicloni 2015″. Bene anche Grantola, Cassano Valcuvia ed Agra
Il manifesto “Legambiente” per il concorso “Comuni Ricicloni”. “In Italia – si legge sul rapporto di ‘Legambiente’ -, l’esperienza avanzata e virtuosa di 1.500 ‘Comuni Ricicloni’ e di filiere di riciclo e riuso internazionalmente riconosciuti, coesiste con una gestione dei rifiuti urbani novecentesca, troppo legata all’uso della discarica, agli smaltimenti indifferenziati, all’inadeguatezza delle politiche di prevenzione, di trattamento e riciclo, alla mancata separazione dei rifiuti speciali o pericolosi, una gestione troppo spesso permeabile alla corruzione, alle infiltrazioni delle ecomafie e della criminalità ambientale. Oggi l’Italia è in grado di lasciarsi alle spalle le croniche emergenze e i conseguenti disastri ambientali. Sono infatti sempre più numerose le esperienze di gestione sostenibile dei rifiuti fondate su raccolte differenziate porta a porta, riciclaggio, sistemi di tariffazione puntuale, riuso e politiche locali di prevenzione. Si sono create nuove opportunità ambientali, economiche, sociali e l’innovazione impiantistica della valorizzazione dell’organico, degli ecodistretti e delle cosiddette fabbriche dei materiali rende possibile la massimizzazione del riciclaggio, anche delle frazioni fino ad oggi avviate a incenerimento e smaltimento. Grazie all’innovazione gestionale e impiantistica oggi è quindi possibile uscire dall’era degli impianti di smaltimento che trattano l’indifferenziato.
Come si allontana lo spettro dell’emergenza che grava ancora su diversi territori? Come si completa la rivoluzione dei rifiuti? Lo si fa replicando le buone pratiche di gestione su tutto il territorio nazionale, costruendo tanti impianti finalizzati alle attività di riciclaggio e riuso, facendo diventare il ciclo integrato dei rifiuti gerarchico anche sotto il profilo dei costi: serve un nuovo sistema di incentivi e disincentivi per fare in modo che la prevenzione e il riciclo siano più convenienti, anche economicamente, rispetto al recupero energetico e allo smaltimento in discarica. Per ridurre gli smaltimenti illegali di rifiuti, speciali e non, poi deve essere completata la rete impiantistica ed è fondamentale aumentare la qualità e l’efficienza del sistema dei controlli ambientali, ancora troppo a macchia di leopardo sul territorio nazionale”, commenta il presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto.
La situazione in Lombardia. Le province che primeggiano per la raccolta differenziata in Lombardia sono quella di Mantova (76,88%), di Varese (64,49%) e Monza e Brianza (64,41%). Seguono Cremona, Lecco, Bergamo e Lodi con una forbice di risultati tra il 63 ed il 58%. Chiudono Milano, Como, Brescia, Sondrio e Pavia, ultima con il 38,03%. Nel 2014, invece, la miglior regione per raccolta differenziata è stata il Piemonte, seguita da Valle d’Aosta e Lombardia. Se al Nord la percentuale è del 56,7%, nelle regioni del Centro è del 40,8%, mentre al Sud si ferma solo al 31,3%. Le regioni meridionali, però, in alcune realtà, come ad esempio la città di Reggio Calabria, stanno attivando il “porta a porta”.
I criteri di valutazione nei “Comuni Rifiuti Free”. “Nel 1993 Legambiente iniziò a premiare i primi Comuni Ricicloni proprio in Lombardia, a Milano. La raccol- ta differenziata era ben lontana dall’essere una pratica consolidata, anzi era praticamente sconosciuta ai più. In questa edizione Lombarda dell’iniziativa , nella regione in cui le radici della raccolta differenziata sono dunque le più antiche - si legge sempre nel rapporto -, vogliamo mettere in evidenza l’eccellenza dei ricicloni, quelli che da un paio d’anni a questa parte abbiamo messo in risalto nel dossier nazionale e che abbiamo definito i ‘Comuni Rifiuti Free’. Sono quei comuni che hanno iniziato un percorso che va oltre la raccolta, la differenziazione e il riciclaggio, tasselli fondamentali e imprescindibili per contenere l’impiego di materie prime, puntando alla riduzione nella produzione dei rifiuti. I cittadini dei Comuni Rifiuti Free avviano allo smaltimento (rifiuti ingombranti compresi) meno di 75 Kg di rifiuti a testa e abbiamo dedicato loro una graduatoria speciale. Le graduatorie generali, la cui redazione è stata resa possibile grazie ai dati gentilmente forniti da Arpa Lombardia, sono state stilate su base provinciale in base alla percentuale di raccolta differenziata raggiunta. Ne emerge un dato importante e che conferma come raccolta differenziata spinta e riduzione dei rifiuti vadano di pari passo: la maggior parte dei Comuni Rifiuti Free risiede infatti nella Provincia (Mantova) con la maggiore percentuale di raccolta differenziata, l’unica ad aver centrato l’obiettivo di legge del 65%”.
I risultati nella Provincia di Varese. L’unico comune del nord della Provincia a figurare all’interno del concorso (ndr, sopra i 10mila abitanti), è Induno Olona, sesto con il 65,65% di raccolta differenziata. Al primo posto Cassano Magnago con il 79,89%, seguito da Malnate e Tradate. Importante il dato di Saronno che, nonostante i suoi 39mila abitanti, riesce a compiere una raccolta pari al 70,54%. Per quanto riguarda i comuni dell’alto Varesotto, sotto i 10mila abitanti, si trovano Brenta, prima con il 77,08%, Grantola, seconda con il 76,77%, Ferrera di Varese, quarta con il 73,73%, e Cassano Valcuvia, quinta con il 73,59% al quinto posto. Nella top ten vi è anche Germignaga che con i suoi 3800 abitanti circa è sesta con il 73,54% di raccolta differenziata. Settantatré in provincia di Varese i comuni sotto i 10mila abitanti che hanno partecipato al concorso.
La soddisfazione del primo cittadino di Germignaga, il sindaco Marco Fazio. “L’attestato di ‘Comune riciclone’, ricevuto quest’anno da Legambiente, è un attestato importante, che vogliamo condividere con tutta la cittadinanza che si sta impegnando ad effettuare sempre di più e meglio la raccolta differenziata – spiega Marco Fazio -. Il dato che emerge è una conferma anche sulla bontà della sperimentazione della raccolta con chip RFID, avviata da ormai qualche anno da alcuni comuni della Comunità Montana Valli del Verbano: non è un caso che ai primi posti della classifica figurino vari enti che hanno puntato su questa scommessa, che a dire il vero non è stata, e non è, sempre semplice. Ma, al di là della soddisfazione per il riconoscimento, ritengo che il dato ci debba spingere ad una riflessione e ad una proposta politica. Parto dall’ambito sovracomunale; se la sperimentazione sta dando risultati di questo tipo, è opportuno che al più presto si tirino le somme, e si decida se estenderla o meno a tutti i comuni. Ma ancora più importante è che i comuni che, come dicevo, si sono accollati un rischio, modificando le modalità di raccolta, vedano premiati i loro sforzi, e con loro i cittadini virtuosi, che meritano di godere, attraverso una riduzione della tassa rifiuti, dei frutti di questo impegno. A livello comunale, credo che l’attestato possa essere un incentivo ad andare avanti, puntando su nuove attività di formazione e informazione per i cittadini, su forme di controllo per individuare e punire coloro i quali non conferiscono i rifiuti in modo corretto, su un incremento delle attività di pulizia delle strade”.
Per consultare l’intero rapporto “Comuni Ricicloni 2015 – Edizione Lombardia”, cliccare qui.