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Legàmi

Creato il 14 maggio 2011 da Pioggiadinote

Legàmi

Un legame è come un filo che collega due esistenze – due persone o due stati esistenziali vissuti dallo stesso individuo – e nel tempo può subire due generi di destino: può conservarsi anche se dimenticato; oppure spezzarsi, anche se spasmodicamente coltivato.

Come racconta Sidi Larbi Cherkaoui nella bellissimo lavoro intitolato Bound attraverso il suo linguaggio coreografico più rappresentativo, poetico e raffinato insieme,  i legami tra gli esseri umani nascono, seguono un percorso che è loro naturale, si interrompono. Essi sono a loro volta influenzati da legami che hanno un’origine più lontana, quelli con il passato, le tradizioni, la cultura di riferimento. Cherkaoui non ci dice niente di nuovo, ma sceglie una forma narrativa che mette in scena le emozioni dando loro corpo, letteralmente: tanto che ogni spettatore può osservare le dinamiche emozionali, patrimonio intimo di ognuno, esprimersi attraverso il movimento con l’ausilio, in questo caso, dell’oggetto corda presente in scena, che assume il significato simbolico più evidente.

Legàmi

Ma come dicevo, il senso del filo può esser interpretato in modo più sottile, come qualcosa che tiene insieme un’esistenza. Non siamo legati soltanto a riferimenti esterni, come idee e persone; conserviamo un legame anche con l’idea che abbiamo di noi stessi.

Quell’idea può subire modifiche ed anche trasfigurarsi.

Che lo si voglia o no.

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(Ed è sempre un po’ come morire e poi rinascere).

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Gregory Maqoma,  Southern Comfort; Sidi Larbi Cherkaoui,  Bound.  RomaEuropa Festival, Teatro Palladium, 15-17 aprile 2011

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