di Anila Marchetti
L’ opinione pubblica è sempre attenta a quesiti di tale rilevanza, le opinione si spaccano per etica, per religione, per politica. Chi è favore, chi è contro. E’ giusta o sbagliata, è immorale o no? Uno Stato libero e democratico deve continuare, a dar facoltà di scegliere. Uno Stato libero e democratico, deve prender atto delle scelte e della volontà di un intera popolazione. Se uno Stato ci impedisse di scegliere, che razza di Stato sarebbe? Eticamente, come cattolica, come donna, come madre, mi rendo perfettamente conto cosa possa significare una legge così. Questa, non è una legge come tante che ti “obbliga”. Questa è una legge che ti lascia in sospeso nei suoi pro e contro, “libero”. Non possiamo continuare sempre a fare i moralisti, innanzi a scelte che vanno ad intaccare coscienze altrui. Sono scelte, personali. Sono scelte in cui una donna viene messa alla prova. Una donna che deve decidere in piena coscienza se sia giusto continuare una gravidanza, magari non desiderata. Come sia stato concepito questo “piccolo, ma grande esserino”, però non lo sappiamo. Quante donne subiscono violenza da parte di uomini brutali, e che cosa facciamo: gli chiediamo di metter al mondo il frutto di una brutale violenza?. Donne che vengono messe ripetutamente alla prova innanzi una gravidanza desiderata o no. Crescere i propri figli in questo terribile mondo. Pensare al loro futuro e che futuro gli spetta. Donne, che per natura possiedono quel meraviglioso istinto materno, donne che vorrebbero un figlio e donargli la vita, magari non possono per tanti motivi e con la sofferenza nel cuore. Nel mondo ci sono ancora governi dittatoriali che usano l’aborto come forma per il controllo delle nascite. Non credo che sia giusto, questo è veramente immorale. Queste orrende metodologie sono da estirpare. Il pensiero stesso che non si possa metter al mondo un bimbo solo perchè lo Stato ha deciso che un essere in più sia un errore…. Ma sempre in questo Mondo, vediamo donne/bambine procreare, e vediamo i loro figli abbandonati nelle strade di Calcutta o di altre città. Ringraziando Dio, c’è qualche buon anima che si prende cura di loro. Nessuno di noi è detentore di verità assoluta e l’onesta’ intellettuale ci impone con coscienza di prenderne atto. Lasciamo dunque libertà a coloro che debbano prendere decisione cosi personali, non giudichiamo perchè non possiamo. Ognuno noi a nostro modo percorre con le proprie esperienze negative o positive questa “avventura” chiamata vita. Ma nessuno può giudicare la vita degli altri. Prima di giudicare altri dovremmo guardare dentro noi stessi. Uno Stato libero, democratico deve continuare ed il popolo italiano agevoli ed aiuti questa scelta, proprio perchè ne dà la massima garanzia di liberta’.
Ma ….
Che lo Stato aiuti la donna , le giovani coppie, le madri-banbine in ogni loro decisione. Che lo faccia concretamente, economicamente, seriamente, psicologicamente.
P.S:…..poi, pero’ non mi venite a dire che l’Italia è un paese “vecchio”. Non mi venite a dire che gli stranieri sono una risorsa, perche’ fanno figli. Come mai loro li fanno e noi no??? Puntiamo sempre per un mondo migliore, per un Paese migliore…e se ce ne fosse bisogno guardiamo come faceva “qualcuno” negli anni venti-trenta… non rinneghiamo sempre in nome di chissà quale “cosa”. Nel passato non ci sono solo pensieri negativi, forse sarebbe meglio riprenderne qualcuno, quelli positivi, e rivalorizzarli (in modo sempre civile e giusto) in questo terzo millennio potrebbe esserne la chiave e la strada giusta…..Chissa’!!