- I pensionati che, come i lavoratori dipendenti fino a 55mila euro di reddito, non godono delle detrazioni Irpef ma subiranno invece il probabile taglio dell’aliquota delle spese detraibili (mediche, mutui, ecc.) dal 19 al 18%. Per loro anche un nuovo congelamento della perequazione fino al 2016, dopo quello già attuato dalla Fornero per il biennio 2012 2013.
- Peggio per i dipendenti pubblici, i loro contratti resteranno bloccati per il quinto anno consecutivo, con un mancato aumento delle retribuzioni di circa il 10%.
- Nessun vantaggio per gli «incapienti», chi ha guadagni così bassi da non presentare la dichiarazione dei redditi, non godono di deduzioni e detrazioni.
- Fortemente penalizzati i proprietari di seconde case usate per vacanza o comunque non affittate, non bastasse la batosta dell'IMU dell'anno scorso, per quest'anno con la TASI è previsto un ulteriore inasprimento anche del 10%.
- Male anche chi ha un po’ di risparmi investiti, magari frutto della buona uscita percepita dopo 30 anni di lavoro: basta superare 17.100 euro e l’imposta di bollo sale dallo 0,15% attuale allo 0,2%.
- Si è iniziato decenni fa con gli insegnanti, una volta dotati di grande prestigio sociale e con stipendi dignitosi, ed oggi costretti ad un percorso professionale mortificante ed una vita di ristrettezze.
- A seguire i livelli intermedi del pubblico impiego (fannulloni o meno), a cui sono sempre stati riconosciuti aumenti ben al di sotto dell'inflazione reale.
- Poi è toccato ai pensionati, sempre più danneggiati da ogni manovra. Del resto con una pensione di neanche 2000 euro venivano già considerati ricchi e penalizzati in ogni scelta fiscale.
- Negli ultimi anni è toccato ai piccoli imprenditori ed ai commercianti, costretti a pagare tasse ed aumenti di ogni tipo e genere; chi non ha chiuso, ha visto diminuire molto velocemente il proprio reddito.
Inutile aggiungere, che negli ultimi decenni, è fallito ogni tentativo di mettere un tetto ai compensi ed alle pensioni, almeno quelli pubblici.
Insomma sempre più ricchi:- coloro che guadagnano abbastanza da permettersi i migliori consulenti fiscali e possono fare dell'elusione e del trasferimento dei fondi all'estero la loro mossa vincente;- coloro che fanno parte di categorie e caste dotate di un forte potere contrattuale nei confronti della politica. In primis i politici stessi, inclusi i trombati destinati a ricoprire i posti di sottogoverno o ricevere incarichi vari; poi burocrati e manager pubblici, senza i quali, una classe politica, sempre più scarsa ed impreparata, non sarebbe in grado di far funzionare alcun ente pubblico.