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Legge di Stabilità: tagli ai ministeri e alla Presidenza del Consiglio per 3,1 miliardi nel 2016

Creato il 25 ottobre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Il totale della riduzione di spesa dei ministeri previsto dalla spending review ammonta a 3,1 mld nel 2016, 2,49 mld nel 2017 e 1,7 mld nel 2018. E’ quanto si legge nella Relazione tecnica della Legge di Stabilità. Mentre nel 2016 ammontano a due mld di euro le entrate derivanti dalla procedura di emersione volontaria.

(giornalettismo.com)

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Ammontano a oltre 3,6 miliardi nel 2016 i tagli previsti dalla Legge di Stabilità tra riduzioni di spesa ai Ministeri e alla Presidenza del Consiglio. E’ quanto si legge nella relazione tecnica che accompagna il testo della legge di stabilità inviato al Quirinale e che nelle prossime ore sarà trasmesso al Senato. Nel dettaglio le disposizioni prevedono la riduzione relativa alle missioni e ai programmi di spesa degli stati di previsione di ciascun ministero, in termini di saldo netto da finanziare, per oltre 3,121 miliardi di cui 1,664 in termini di spesa corrente e 1,457 miliardi in termini di spesa in conto capitale. Tenendo conto anche degli aumenti di entrata di pertinenza dei singoli ministeri il totale degli effetti migliorativi sui ministeri sale a 3,438 miliardi.

C’e’ poi un capitolo di ulteriori riduzioni in cui rientrano gli effetti dell’efficientamento della spesa per acquisto di beni e servizi in quota a ministeri ed enti territoriali (163 milioni), la riduzione degli stanziamenti in favore della Presidenza del Consiglio (oltre 23 milioni), la riorganizzazione della Scuola nazionale dell’amministrazione della Presidenza del Consiglio(1,4 mln) e la riduzione delle spese del Formez (930mila euro) che portano il taglio complessivo a 3,627 miliardi di euro.

Il taglio per il ministero dell’Economia è di 2,431 miliardi. Vi rientrano, tra le altre voci, una riduzione di 100 milioni di euro dal 2016 per i compensi spettanti ai Caf e la riduzione del Fondo taglia tasse di oltre 809 milioni di euro. Il contributo per il ministero dello Sviluppo economico è di 76,4 milioni e per il ministero del Lavoro di 52,2 milioni. La dote della Giustizia si riduce di 36,2 milioni e quella del ministero degli Affari esteri di 37,4 milioni. Il taglio per il ministero dell’Istruzione e ammonta a 324 milioni e per il ministero degli Interni a oltre 37 milioni. La decurtazione per l’Ambiente è di 8,5 milioni e per il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di 126,1 milioni. Infine una sforbiciata di 33 milioni per il ministero della Salute, di 48,5 milioni per le Politiche agricole e altri 8 milioni per quello dei Beni e delle attività culturali.

La sforbiciata alla dotazione del Fondo per la riduzione della pressione fiscale sale a 809 milioni di euro nel 2016, di 413.413.755 euro per l’anno 2017, di 410.985.329 euro per l’anno 2018 e di 387.985.329 a decorrere dall’anno 2019. Il taglio della Tasi, si legge ancora, costa complessivamente 3,5 mld di euro nel 2016. Inclusa l’esenzione Imu agricola e la Tasi sugli affittuari il totale da compensare ai Comuni sale a 3,7 mld. (AGI)


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