Qualcosa si muove nella materia più spinosa, delicata e, finora, immobile della politica italiana: la Legge Elettorale. Giovedì la Commissione Affari Costituzionali del Senato potrebbe – condizionale d’obbligo – votare su un testo di riforma sul quale, forse, convergerebbero tutti i partiti.
Una proposta per un sistema elettorale simile a quello spagnolo che è proporzionale a lista bloccata su base circoscrizionale (praticamente senza preferenze) con seggi ripartiti secondo il metodo di Hondt (il totale dei voti si divide per 1,2,3,4… fino al numero di seggi da assegnare nel collegio e si assegnano i seggi disponibili in base ai risultati in ordine decrescente favorendo così il partito più votato e riducendo la frammentazione).
A parte le disquisizioni tecniche, l’ironia della notizia sta nel nome dell’ideatore della proposta di mediazione che metterebbe tutti d’accordo : l’ ex ministro Calderoli , già padre del famigerato, odiato, bistrattato Porcellum… E sia, tanto la storia è fatta di corsi e risorsi… Ma poi come la chiameranno la nuova legge elettorale? Calderolum o Porcellum bis?
A.M.R.