La legge che impone una riduzione degli sconti è in vigore dal primo settembre, e già si vedono i primi modi escogitati per superare la norma. E' bastata una visita a un negozio Fnac e ho potuto vedere applicati i previsti punti-fedeltà che creano, sotto altra forma, lo sconto sottratto dalla legge. E non serve una gran mente per rendersi conto che il gioco torna al punto di partenza perchè l'accumulo di punti che crea dei buoni spendibili in quello stesso negozio non porta nessun beneficio alle piccole librerie. Queste non possono fare altro che attenersi alla normativa, mentre le grandi catene sono in grado di mettere in moto altri mezzi.
Tutto come previsto! E allora cosa è servito scomodare il parlamento per una legge simile?