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Leggendo...."Quando cala il buio" di Massimiliano Bellezza

Creato il 01 ottobre 2012 da Alessandrapaoloni @Leilamira
Buon pomeriggio amici di blog!
Oggi vi posto la mia personale opionione sul libro "Quando cala il buio" di Massimiliano Bellezza, un lungo racconto dell'orrore edito dalla Butterfly Edizioni.
Buona lettura!

SinossiSalem, Oregon settentrionale. Alle inquietanti sparizioni di bambini e adolescenti segue la scoperta di una vera e propria casa degli orrori, all’interno della quale si trovano i corpi delle piccole vittime.
 Altrove, un uomo si sta preparando a lasciare il suo appartamento. Si fa chiamare Ray Smith. Le sue mani sono sporche di sangue e una donna dai lunghi capelli neri è riversa sul pavimento. Allo specchio, il volto dell’assassino è deturpato: sulla sua pelle, l’uomo reca i segni di qualcosa che accadde quando era soltanto un bambino, e che l’ha cambiato per sempre.
 Una settimana dopo, cinque ragazzi sono immobili dinanzi al cancello di una scuola abbandonata. Sono cinque, giovani e forti. Ne rimarrà solo uno.
 A metà strada tra Stephen King e Donato Carrisi, la prosa di Massimiliano Bellezza è un coltello pronto a fendere il sonno dei lettori e a trascinarli con sé in un vortice di puro terrore. Perché Ray Smith non è il nome di un personaggio. Ray Smith è il nome del vostro prossimo incubo.
Recensione 
Pensate forse che i fantasmi o i mostri o gli zombie e chi ne ha più ne metta siano i soli “esseri” capaci di incutere paura agli uomini? Ebbene: errate.
Adoro il paranormale, chi mi conosce lo sa. Ma adoro ancora di più le situazioni in cui l'horror è determinato da azioni umane, cioè quando l'uomo diventa il “nemico di se stesso e degli altri.” Quando diventa carnefice e bracca, come il miglior animale feroce esistente sulla terra.
 “Quando cala il buio” è un lungo racconto dell'orrore che non concede pause al lettore in quanto l'adrenalina e la suspance cresce ogni volta che si sfoglia una pagina. La descrizione avviene molto velocemente, le informazioni sui personaggi sono incastrate nelle vicende e capiamo chi fa cosa solo quando occorre. Non c'è spazio per lunghissime narrazioni, perché l'azione incalza e quando crediamo di poter conoscere un personaggio, ecco che questo svanisce nell'incubo che il gruppetto di giovani ragazzi sta vivendo. Il mostro che perseguita e annienta le sue vittime, è un espediente molto utilizzato nella letteratura e nei film. Lo psicopatico asociale nel quale i poveri malcapitati s'imbattono, somiglia ad altre figure che ho già incontrato non solo nei libri ma anche in tv.
 Ma...
Purtroppo non posso non continuare questa mia recensione senza svelare alcuni particolari della trama, soprattutto del finale. Cercherò pertanto di non sbilanciarmi troppo.
Credevo (e speravo) che i due protagonisti principali alla fine trionfassero. Invece Massimiliano Bellezza, stravolge il classico e magari sospirato “lieto fine” non solo decimando lo spensierato gruppetto di amici che ha fatto il solo errore di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma facendo scappare il nostro antagonista che tornerà ad uccidere. Il mostro alla fine trionfa, ma non perché sia il Male stesso a trionfare; ma perché i predatori umani, quali assassini, vittime di violenze che si trasformano poi nella violenza stessa, non finiranno mai di esistere finché esisterà l'uomo.
La corsa alla sopravvivenza attraverso le aule di quella scuola abbandonata, il disperato bisogno di restare aggrappati alla vita e di non perire per mano di un folle, sono i temi focali del libro che si legge tutto d'un fiato. Curioso poi che l'autore all'inizio ci offra uno spunto soprannaturale (i ragazzi visitano la scuola perché si crede infestata da un'alunna morta lì suicida) ma che poi cambi rotta definitivamente piazzando l'orrore in un piano più “umano”.
Come a testimoniare che l'orrore è si buio, scricchiolii sinistri e curiosi versi che dilaniano la notte; ma è anche la follia di un uomo ferito dalla vita che cerca vendetta, e la trova solo nella sofferenza e nella morte altrui.

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