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Leggere a Buenos Aires

Da Zazienews
Leggere a Buenos Aires Le immagini sono eloquenti: manifesti per la città, grande comunicazione nella subte, scale mobili come bibliografie. Le giornate professionali, chiuse al grande pubblico, hanno visto insieme librai, bibliotecari, editori. Presenze internazionali, Europa e mondo latino-americano, incontri molto interessanti. Poi l'apertura al pubblico: scuole e docenti. Le due giornate dei docenti hanno visto una partecipazione inimmaginabile per noi: 1400 insegnanti di scuola primaria e secondaria insieme, bibliotecari scolastici, responsabili pedagogici. Il programma era ricco, insolito, presentava figure diverse, da neuroscienziati a filosofi, da registi cinematografici a fisici, dalla Francia, dal Messico, dalla Spagna. Io sono intervenuta alla metà della seconda giornata, dopo la splendida conferenza di Alberto Rojo, autore di Borges y la fisica cuántica. Ha chiuso il programma Maria Teresa Andruetto con una relazione dal titolo Elogio de la difficultad. Formar un lector de literatura. Aleggiava lo spirito di Julio Cortázar, di cui si è celebrato il centenario. Nella storia di questa fiera che compie quarant'anni, viene spesso sottolineata la presenza di Italo Calvino nel 1984. Penso al Salone di Torino, a 1400 docenti italiani che ascoltano filosofi, fisici, scrittori, parlare dell'attività della mente, della capacità di visione, di letteratura e scienza, di tecnologia, di poesia, di arte, cioè di nuova alfabetizzazione. Grazia Gotti
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